Il Moro di Venezia si arrende ad America Cube in una emozionante edizione della Coppa America.
A Ravenna, dove gli hanno intitolato una via, lo ricordano ancora come il “contadino” perchè a capo del gruppo alimentare della Ferruzzi, ma anche come il “grande corsaro” perchè amava il mare e le barche a vela e perchè era abile a navigare nelle acque tempestose della borsa.
Raul Gardini, morto suidida a Milano il 23 luglio 1993 in piena era Tangentopoli, non è stato soltanto l’uomo che ha fatto grande la chimica italiana con la Montedison ma è stato soprattutto il primo a portare una barca italiana alla vittoria nella Luis Vuitton Cup e dunque a contendere ai Defender l’inarrivabile America’s Cup.
Il Moro di Venezia, abilmente condotto da Paul Cayard, è un gioiello di tecnologie, di materiali, di equipaggi ma soprattutto di miliardi (oltre 100 di vecchie lire) spesi dal suo armatore, sponsor unico, per raggiungere un sogno. Il Moro di Venezia non ha avversari, domina i primi tre round robin e contende a New Zeland l’accesso all’America’Cup. Qui si scatena la guerra legale per il famoso bompresso usato dai Kiwi per murare il gennaker. Tutto l’equipaggio italiano e un po’ distratto dalle carte bollate e New Zeland vola sul 3-1, ma alla fine è Cayard che la spunta vincendo la serie per 5-3 con un rush finale che tiene incollata alla televisione mezza Italia.
Il 9 maggio, nelle acque di San Diego, inizia la 28esima edizione della coppa America; da una parte i Defender del miliardario Bill Koch con la sua America cube, e dall’altra la coppia Gardini-Cayard con il leggendario Moro di Venezia. La prima regata va agli americani per 30 secondi, quelli che Cayard lascia alla partenza per una manovra errata, ma è la seconda a entrare nella storia, vinta dal Moro grazie ad un lampo di genio di Cayard che fa mollare lo spinnaker proprio sulla linea del traguardo fregando America cube di appena 3 secondi. L’euforia è tanta ma la coppa rimane al San Diego Yacht Club quando il 16 maggio America cube si porta a 4 vittorie.
La Compagnia della Vela di Venezia, il buffuto Paul Cayard di San Francisco e il suo patron Gardini, quasi sempre a bordo, rigorosamente in cravatta, sono i simboli di un Italia vincente e affascinante.