L’Inter ha vinto lo scudetto nel derby del 22 aprile, più di un mese dall’ultma domenica di campionato in calendario. Bisogna cambiare, è evidente. Il problema è come e quando, ma non il perché. Perché il campionato a 20 squadre pare chiaramente logoro, troppo lungo e pieno di partite inutili. Per cui alla fine finisci per concentrarti su quelle poche e addirittura guardare altro una volta che il campionato ha esaurito la sua funzione principale e cioè l’assegnazione dello scudetto. Partite che non contano o addirittura esageratamente squilibrate, che perdono senso. Abbiamo l’80% di partite in calendario pieno di pareggi o risultati striminziti, e l’ultima parte di goleade e risultati esageratamente a sorpresa. Un vero spettacolo esigerebbe il contrario.
Voglio dire, o siamo la Premier League dove tre squadre – Manchester City, Arsenal e Liverpool – se la giocano quasi fino in fondo e le prime due addirittura rischiano di arrivare quasi allo spareggio, oppure si soffre ancor di più l’impostazione di base. Soprattutto di fronte a un calcio che invece su altri fronti esalta sempre di più la formula a eliminazione diretta e le partite dall’altissimo contenuto concentrato.
E infatti cosa diciamo tutti? Che i campionati ormai sono clamorosamente secondari rispetto alle Coppe, non solo perché siamo in campo internazionale e lì puoi vedere Mbappé o Haaland, Vinicius o Messi, e poi proprio perché la formula è più spettacolare. E attenzione, molto più televisiva. Adesso tutto l’apparato di decine di trasmissioni tv che stanno intorno al campionato perdono l’aggancio principale e infatti si parla soprattutto di calciomercato: di Pioli e Allegri, di Lukaku e Leao, di Chiesa e Osimhen.
Sicuramente i campionati sono troppo lunghi, sicuramente le 20 squadre sono troppe – e infatti Inter, Milan, Juventus e Roma vorrebbero tagliarle a 18 non per risparmiare energie e partite quanto per riuscire a giocarne altre ben più redditizie, quali quelle del Mondiale per Club – ma è anche la formula che comincia a soffrire. Non so se sia il caso di cominciare a parlare di play off, di sicuro ci sono ormai pezzi di campionato che hanno perso qualsiasi appeal.
Se vogliamo che i giovani non si limitino al football di Fifa sulla Playstation prima o poi qualcosa bisognerà fare.
*Articolo e foto ripresi da www.bloooog.it