E invece l’Europa se la prende quel magnifico impiegato federale – in semplice abito blu e non una vestaglia di Armani con scritto Italia a caratteri cubitali addosso… – di Luis de la Fuente, basco anche lui, allenatore della scuola federale spagnola. Con i suoi giovani ha vinto prima guidando l’Under 19 e l’Under 21, fino a travasare i suoi ragazzi nella nazionale maggiore e portarla alla vittoria. Peccato perché a me questa storia sembra di conoscerla. E’ una lezione anche per noi che un tempo avevamo l’orgoglio dei nostri Bearzot, Vicini, Maldini che non facevano parte del gotha degli allenatori guru come vanno oggi. E cui ti devi anche prostituire per mettergli la Nazionale in mano. Nel vedere Chiellini che ha portato in campo la Coppa che l’Italia vinse tre anni fa, ci resta una grande amarezza e anche una grande invidia. Perché un tempo i talenti sapevamo scovarli anche noi, e oggi non più. In Italia ormai bisogna ricominciare a fare calcio dalla base. L’ora di fare punto e a capo.
*Articolo ripreso da www.bloooog.it