Per un attimo ho pensato di essermi imbattuto in Happy Days! Più esattamente in quel Richie dal bulbo assai rossiccio, esponente di spicco dell’allegra brigata “All America” che per anni ci ha tenuti incollati allo schermo. Il classico bravo ragazzo: pulito, educato, talora un po’ impacciato, a tratti ingenuo. C’è voluto uno stratosferico passing di rovescio, a convincermi che non ero immerso in immagini vintage degli anni settanta ma in una finale post moderna proveniente da Sofia e trasmessa in via del tutto eccezionale su RAI 2.
L ‘autore del super colpo risponde al nome di Jannik Sinner, altoatesino doc che opposto al canadese Vacek Pospsil si è presentato appena in abbrivio con quel rovescio stratosferico. Ci voleva un diciannovenne in forte ascesa a richiamare il tennis sulle reti nazionali. Mamma Rai non è scema e chi per lei ha fiutato il colpaccio pensando che il gioco valesse la candela. Occhio all’audience, magari domani scopriremo che ha fatto il pieno tra l’ampio pubblico degli appassionati. E il ragazzo di San Candido non ha deluso sfoderando strumenti di prim’ordine e controllando le emozioni da giocatore consumato senza andare oltre l’innocente pugnetto.
Viste le qualità, dopo i quarti a Parigi, tutti lo aspettavano ai grandi risultati e la vittoria tonda è arrivata in quel di Bulgaria mettendo in fila fior di giocatori tra cui quel De Minaur, speranza del tennis australiano che sotto i piedi ha missili incorporati. Da quando è apparso sulla scena, il buon Sinner non ha fatto grandi exploit, ma è cresciuto formichella, formichella consolidando il proprio livello torneo su torneo.
Io mi auguro che in futuro frequenti un po più la rete, ma lo dico sotto voce per non urtare la suscettibilità di Riccardo Piatti che lo guida in modo eccellente. Il futuro dell’italico tennis è dunque anche nelle sue mani e così come il Richie di Happy Days è divenuto il Ron Howard pluripremiato regista di Apollo 13 o Beautiful Mind, così il giovane Jannik può cogliere importanti affermazioni in tornei di spicco come Wimbledon e compagnia! …e naturalmente gli auguriamo mille di questi “Happy Days”.