LA ROMA AMERICANA SI RACCOMANDA AL CARO ZIO CLAUDIO RANIERI
“Zio Claudio salvaci tu”. Dunque, Claudio Ranieri, in Inghilterra detto “tinkerman”, praticamente l’aggiusta tutto come la vecchia colla Artiglio degli scomparsi calzolai, sulla panchina della Roma. E chi altri se no?
Perché è un grande allenatore – di 73 anni, s’era già ritirato ufficialmente dopo aver salvato il Cagliari – ma pure perché è “Core de Roma”, viene da Testaccio, è romanista, non ha inconfessabili contaminazioni laziali, nella Roma ha cominciato da ragazzino e l’ha pure già allenata due volte. Facciamo tre e non se ne parli più. Praticamente il Sor Claudio riassume perfettamente tutti gli stereotipi e i luoghi comuni che il calcio, essendo pratica stregonesca più che strategica, richiede. In particolar modo a Roma, dove il football è antico rito pagano.
CLAUDIO RANIERI, I FRIEDKIN E UNA SIT COM AMERICANA IN STILE “I ROBINSON”
Né più né meno gli stessi ragionamenti di quando i Friedkin – esilarante sit comedy americana, avete presente I Robinson? – tolsero la Roma dalle mani di Mourinho per affidarla al dioscuro De Rossi. Poi finito male e assassinato in una congiura di palazzo come al tempo dei romani antichi.
Qui “chi tocca er pupo more”, e dunque dopo aver scartato Allegri e Ten Hag, Lampard e Garcia, più un altro centinaio di ignoti, e preso le porte in faccia dallo sceicco Mancini, da Terzic, che i romanisti avrebbero presto arso vivo in Campo Marzio, e pure l’aeroplanino Montella che ha preferito i turchi all’americani, vai con l’ “alliscia popolo” e dai ai tifosi quel che vogliono i tifosi. Ma sì, Claudio Ranieri, il vecchio zio giallorosso che non ti dice mai di no. E tira avanti.
ROMA DAL CASTING STILE HOLLYWOD AL FREGNO BUFFO CHE ESCLAMA: “MA DAMOLA A CLAUDIO RANIERI NO?”
Con tanti saluti agli algoritmi, alla glamour agenzia londinese incaricata di fare il casting manco fossimo a Hollywood, e allo show business americano che rimane una grande chimera e in parole povere una grande presa il culo. Per farla breve, un’esilarante commedia fino a quando da qualche parte sarà spuntato un “fregno buffo” che l’avrà buttata lì a ‘sti cervelloni riuniti in meeting: “Ma scusate, ma allora ripijamo Ranieri nooo?”
Essendo Claudio Ranieri romano che più romano non si può. e avendo casa ai Parioli a Roma, vale a dire a mezzora comoda di Mercedes da Trigoria, gli ineffabili Friedkin lo hanno fatto andare a Londra per fargli salvare la Roma. Che ci volete fare, è un mondo fatto così…