A Torino, in una gara unica, la Juventus si aggiudica la Supercoppa europea battendo 2-0 il Liverpool grazie a una doppietta di Zbigniew Boniek che illumina la partita con colpi magistrali. Per il polacco, definito dall’Avvocato Agnelli “Bello di notte”, è la migliore partita “italiana” della carriera.
Agli ordini di Giovanni Trapattoni scesero in campo Luciano Bodini in porta, Luciano Favero e Antonio Cabrini terzini, Sergio Brio stopper, Gaetano Scirea (capitano) libero, Massimo Bonini e Marco Tardelli centrocampisti, Massimo Briaschi ala destra, Zibi Boniek ala sinistra, Paolo Rossi centravanti e Michael Platini in cabina di regia. In panchina Stefano Tacconi, Nicola Caricola, Cesare Prandelli, Bruno Limido e Beniamino Vignola.
Per i Reds, che a livello europeo erano reduci dalla vittoria ai rigori all’Olimpico contro la Roma nella finale di Coppa Campioni 1984, fu una giornata completamente da dimenticare.
In quel giorno tutta l’Italia del nord fu ricoperta dalla cosiddetta nevicata del secolo che a Torino raggiunse i trenta centimetri di spessore. Tutta la Juventus, con in testa la famiglia Agnelli e il presidente Giampiero Boniperti, fece il possibile affinché la gara, molto sentita per via della rivalità con le squadre inglesi, venisse disputata a tutti i costi: furono spazzate le vie d’accesso allo Stadio Comunale e liberata dal ghiaccio la pista dell’aeroporto di Caselle per rendere possibile l’atterraggio dell’aereo del Liverpool.
Inoltre fu spalato a tempo di record il campo di gioco e fu scelto di giocare con un pallone rosso per renderlo più visibile ai giocatori e al numeroso pubblico accorso (oltre 55.000 spettatori).
La Juventus fu così la prima formazione italiana a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro di una manifestazione rimasta oggi in Europa la terza più importante dopo la Champions League e la Europa League.