Sospira Fabio Fognini dietro al microfono della sala stampa del Rolex Monte-Carlo Masters. Ha appena battuto il russo Andrey Rublev in un match sanguinoso, portato a casa col cuore, in rimonta (4-6 7-5 6-4). Un piccolo passo verso un’auspicata ripresa in un periodo di crisi nera per il ligure tormentato dai problemi fisici che non vince due match di fila dal 19 gennaio, giorno in cui dovette arrendersi allo spagnolo Pablo Carreno Busta nel terzo turno degli Australian Open. Prima la caviglia e adesso il gomito, il calvario di Fabio sembra non avere fine e dal Principato scatta un allarme. Operazione in vista?
Hai annullato 5 palle per l’1-5 che probabilmente avrebbero deciso la partita. Una vittoria simile potrebbe rappresentare una piccola svolta stagionale?
“È un periodo difficile ma durante la mia carriera ne ho già attraversati, forse adesso sto solo facendo più fatica ad accettarlo. Capitano momenti in cui giochi male e non vinci partite. Durante i match ammetto di essere nervoso, quest’anno non è iniziato al meglio ma in allenamento mi sto sentendo bene. Mi prendo quello che viene, nel bene e purtroppo anche nel male. La cosa positiva è che sono consapevole del fatto che con il mio gioco può cambiare tutto da una settimana all’altra. Non so se si tratta della svolta ma questa vittoria, per il modo in cui è arrivata, mi dà tanta fiducia. Sono contento, questa parte di stagione mi è sempre piaciuta, spero di ottenere risultati migliori”.
Oltre al solito problema alla caviglia, stai avendo problema anche al gomito…
“Continuo a convivere con i miei dolori. Il gomito mi preoccupa perché è successo all’improvviso. Ha iniziato a darmi fastidio a Indian Wells e non riesco a localizzare il problema. Non riesco a servire serenamente però credo sia una cosa passeggera. Per quanto riguarda la caviglia, sono quasi due anni che ci gioco sopra ma la sento peggiorata, sono praticamente tornato alle condizioni dello scorso anno e la terra battuta sotto questo punto di vista non mi aiuta.
Cercherò di tirare avanti fino a Parigi, mi sono iscritto a tutti i tornei perché ho bisogno di accumulare partite anche se in realtà una decisione in merito l’ho già presa [sospira, ndr]… forse è troppo affrettata perché, come dicevo, in allenamento mi sento bene. Per ora devo giocare con quello che ho, senza pensare ai problemi fisici, magari vincendo due o tre partite si sblocca”.