Dopo aver vinto l’oro nel gigante e in discesa, il francese Jean Claude Killy si aggiudica anche lo slalom speciale ai Giochi Olimpici di Grenoble 1968 imitando l’austriaco Tony Sailer che a Cortina, nel 1956, fu il primo a centrare lo storico tris.
La vittoria assume i contorni del giallo. Killy vince la gara, ma l’austriaco Karl Schranz sporge reclamo per essere stato disturbato da uno spettatore nel corso della seconda manche. Gli organizzatori decidono di far ripetere la discesa di Schranz. L’austriaco scende come un portento ottenendo il miglior tempo di manche e anche il migliore complessivo. Ma la giuria d’appello squalifica Schranz per il salto di due porte e consegna definitivamente la vittoria a Killy.
Jean Claude Killy nasce a Saint Cloud, alle porte di Parigi, il 30 agosto 1943 e a tre anni è già sulle piste della Val d’Isere. A 15 anni lascia gli studi per entrare nella nazionale; nel 1962 s’infortuna prima dei Mondiali di Chamonix e nel 1963, durante il servizio militare in Algeria, contrae una malattia parassitaria intestinale.
Nel 1964, ai Giochi di Innsbruck, è quinto in gigante. Nel 1966 vince i titoli mondiali di discesa e combinata sulle nevi cilene di Portillo. Il 9 gennaio 1967 vince la prima gara di coppa del Mondo trionfando nel gigante di Adelboden; è la prima di seivittorie consecutive che gli consentono di conquistare la prima coppa di cristallo della storia. Si ripete anche l’anno successivo con un altro parziale di sei vittorie di fila che gli fruttano la seconda e ultima Coppa assoluta e un totale di quattro coppette di specialità.
Alle Olimpiadi di Grenoble è imbattibile: il 9 febbraio vince la discesa, il 12 il gigante e il 17 lo speciale.
Dopo i Giochi, Killy annuncia il ritiro trasferendosi negli Stati Uniti. Al rientro in Europa partecipa a svariate gare automobilistiche, poi diventa copresidente del Comitato Organizzatore dei Giochi di Albertville 1992 e successivamente membro del Cio.