Proviamo a fare chiarezza sulla decisione del Collegio di Garanzia del Coni che ha rinviato alla Corte di Appello Federale della Federcanoa la decisione in merito all’Assemblea elettiva della stessa Federazione.
Cosa è successo? Il Collegio di Garanzia è intervenuto sul ricorso presentato da Antonio Rossi e Daniele Scarpa in merito a due questioni che si sono verificate all’Assemblea che ha portato alla rielezione del Presidente uscente Luciano Buonfiglio. Cosa contestavano Rossi e Scarpa? Due le questioni sollevate:
- La metodologia applicata per il conteggio delle schede, il conteggio elettronico che non era previsto dallo Statuto;
- L’inserimento nel quorum delle schede bianche e/o nulle.
Per questo avevano chiesto un nuovo conteggio delle schede. Il primo ricorso era stato presentato alla Caf che si era detta non competente sulla modalità di conteggio, ma solo sulla valutazione del quorum, ma di fatto aveva respinto il ricorso.
Rossi, assistito dall’avvocato Guido Valori, ha proseguito nel ricorso impugnando davanti al Collegio di Garanzia l’intera vicenda e chiedendo che fosse rifatta l’Assemblea elettiva. Nel frattempo, però ha anche chiesto al Tribunale Federale il conteggio delle schede bianche e nulle. Da questo conteggio sarebbe emerso – e di questo è depositato un verbale al Collegio di Garanzia – che le schede bianche che sarebbero dovute essere 30, sono alla fine diventate 1. Ne mancherebbero 29 all’appello. Mancherebbero inoltre anche le firme sulle schede di votazione di almeno uno dei componenti la Commissione di Verifica poteri.
Cosa ha detto il Collegio di Garanzia? Il Collegio ha accolto il ricorso, ma essendo una sorta di Cassazione della Giustizia Sportiva, non è entrata nel merito rinviando alla Corte di Appello Federale (Caf) ogni decisione sulla necessità di riconvocare l’Assemblea elettiva.
Cosa può accadere? Ora la Caf dovrà entrare nel merito e decidere, ma è molto probabile che se non dovesse decidere per la riconvocazione, il Collegio potrebbe essere di nuovo chiamato a pronunciarsi.
Intanto è di queste ore la notizia che l’Anac, la autorità che vigila sugli appalti pubblici presieduta da Cantone, sarebbe intervenuta il 1° marzo su un’altra vicenda che riguarda la Federazioni sportive. In particolare sarebbe intervenuto sull’Aeroclub.
La vicenda. Il 14 dicembre il presidente dell’Aeroclub, Giuseppe Leoni ha subito una condanna di primo grado a tre anni e all’interdizione dai pubblici uffici per peculato. Il Ministero dei Trasporti che vigila sull’Aeroclub ha chiesto all’Anac di Cantone di pronunciarsi sull’applicabilità di quanto stabilito dallo Statuto del Coni per l’eleggibilità a Presidente federale.
Questa la risposta di Cantone:
“Pertanto il Presidente dell’AeCI – per quanto riferito dal MIT e confermato nella corrispondenza allegata -, condannato per il reato di peculato in data 14/12/2016, dovrà essere sospeso dall’incarico per un periodo massimo di 18 mesi o, se inferiore, fino a quando intervenga
successiva sentenza assolutoria. Tenuto conto che l’incarico di Presidente risulta conferito con DPCM del 27 settembre 2013 per il quadriennio 2013-2017, la sospensione in parola dispiegherà i suoi effetti fino alla naturale scadenza dell’incarico stesso”.