Ezio Bosso campione del mondo. Sì, davvero. Di musica e, per una singolare magia, anche di sport, in una pista di ghiaccio sulla quale non può scendere per gareggiare fisicamente, ma impregnata di una sua bellissima composizione e riempita dalla sua anima poetica, alla quale hanno prestato corpi e bravura due atleti cinesi: una donna, Sui Wenjing, e un uomo, Han Cong.
Maestro di musica, esecutore dei più grandi compositori classici ed egli stesso autore di Sinfonie, Opere liriche, Balletti, Duo, Trio, Quartetti, Teatro, Colonne sonore, tanti premi e riconoscimenti, direttore delle più famose orchestre internazionali, la sua scomparsa, a soli 48 anni, rende il mondo più triste. E il senso di questa perdita, secondo me, è reso, meglio di qualsiasi altra cosa, da una vignetta di Natangelo, del “Fatto quotidiano”: Ezio Bosso al piano, in paradiso, e Dio in versione Humphrey Bogart nel film Casablanca che gli dice “Suonala ancora, Ezio”.
La sua vicinanza al mondo dello sport ha due nobili ragioni; rugby e calcio. In una bella intervista a Tuttosport, del 7 luglio 2019, ora riportata sul sito del quotidiano sportivo, Ezio Bosso racconta: “Mi innamorai del rugby dopo che un giocatore della squadra di Torino, partigiano e amico di papà, mi regalò una palla degli All Blacks”. E aggiunge che un compositore classico del Novecento, Arthur Honegger, dedicò a questo sport un’opera sinfonica. E poi, lui torinese, innamorato della maglia Granata del Grande Torino, con parole ispirate compone un’ode che spiega perché ogni essere umano, nel suo cuore, non può che amare questa squadra: “Da quel 4 maggio in poi, la sua è la perenne storia di un’araba fenice. Una continua lotta per rinascere e migliorarsi. Una bellissima metafora dell’esistenza umana”.
Ma, per lui, la strada che porta al titolo di “campione del mondo” passa da altri campi, non quelli in erba di calcio e rugby, bensì quelli di ghiaccio, apparentemente gelidi, nella realtà pieni di un calore che emoziona. Nel 2019, i cinesi Sui Wenjing e Han Cong, già campioni mondiali 2017 e argento olimpico 2018 nelle Coppie del pattinaggio artistico su ghiaccio, come musica per il loro programma libero scelgono un brano di Ezio Bosso, contenuto nell’album “And the things that remain”, del 2016, che contiene musiche di Bach, Debussy, Chopin, e pezzi originali di Bosso. Quello che prendono per accompagnare la loro prova è “Rain, in your black eyes”. Le prime note, delicate e lente, sono per pianoforte, poi, man mano che la musica si sviluppa, entrano in ballo gli altri strumenti in un crescendo entusiasmante con gli archi. Con questo programma, i cinesi vincono tutte le gare cui partecipano: i Mondiali 2019 (secondo titolo dopo quello del 2017), due volte i Campionati dei 4 continenti (2018 e 2019), le tappe di Cina e Giappone e la Finale a Torino del Grand Prix 2019-2020. Sono lanciati verso il terzo titolo iridato, a Montreal a febbraio di quest’anno nei Mondiali che però sono annullati per l’epidemia di coronavirus. Un dominio incontrastato con l’accompagnamento della musica di Ezio Bosso, che resta imbattuta.
Qualsiasi descrizione, comunque, non può dare realmente l’idea di come lo spettacolo tecnico e artistico di Sun Weijing e Han Cong si sposi alla musica di Ezio Bosso. Perciò, il miglior omaggio che si possa fare a questo grande musicista è ammirare la prova dei cinesi ai Mondiali da loro vinti nel 2019 in Giappone, a Saitama, sobborgo di Tokyo. Il filmato è ancora più significativo perché non ha il commento dei telecronisti, ci sono soltanto la musica, lo “swap” dei pattini, i rumori di fondo e gli applausi del pubblico. Ecco il link che ci fa entrare in 5 minuti di autentica magia:
https://www.youtube.com/watch?v=5u7gwsPkwfs
Questa performance è fra le più mirabili dell’intera storia del pattinaggio di Coppia e sicuramente è quella in cui la bellezza dei movimenti e quella della musica sono sincronizzate come mai è avvenuto prima. E questa assoluta identificazione fra due espressioni artistiche all’apparenza così lontane raggiunge l’apoteosi al minuto 3’28”, quando Han Cong lancia Sui Wenjing per un salto, il triplo Flip, sul crescendo sempre più intenso del pianoforte: lei vola letteralmente e atterra esattamente in sincrono con la nota più potente, in un trionfo di grazia, di eleganza e di struggente bellezza della musica di Ezio Bosso.Lo stesso pezzo, a riprova della sua capacità di incantare e di adeguarsi ad altre forme artistiche, è scelto dall’azzurro Daniele Grassl per il programma corto ai Mondiali junior 2019 nei quali vince la medaglie di bronzo, un altro podio ideale per Ezio Bosso.
Ognuno potrà ricordare questo straordinario musicista scegliendo la sinfonia, l’opera, il brano che più gli piace o che si adatta al suo carattere, al suo gusto, ma le emozioni suscitate dalla misteriosa ma al tempo stesso naturale “affinità elettiva” fra due campioni cinesi e un compositore italiano daranno sempre un significato speciale a una “pioggia”, che vediamo “nei tuoi occhi neri” e che sentiamo nel nostro cuore quando ascoltiamo una musica che commuove, si fonde con i corpi che danzano sul ghiaccio e sale sul podio insieme a loro.
Ezio Bosso, campione del mondo. Sì, davvero.