Il campo di Pierre-Mauroy, impianto polifunzionale che abitualmente ospita il calcio e che sarà riempito per l’occasione di terra rossa, non sarà pronto prima di mercoledì 21 Novembre, solo due giorni prima della finale di Coppa Davis tra Croazia e Francia. Una situazione scomoda, che di fatto costringerà le due squadre ad allenarsi sul campo solo per 48 ore.
Il direttore generale della federtennis croata, Marin Galic, ha commentato l’accaduto mostrando tutto il proprio dissenso e manifestando la volontà di appellarsi all’ITF per esprimere la propria contrarietà di fronte a una situazione ritenuta dai croati ingiusta. “Due anni fa, a Zagabria, si giocò la finale di Davis, e allora dovemmo presentare il campo pronto per il lunedì della settimana della finale. Poi, il regolamento ha stabilito che il giorno limite fosse il martedì ma lì, a Lille, sarà mercoledì e di questo non siamo assolutamente contenti.”
Ma a cosa è dovuto questo ritardo? Il campo di Pierre-Mauroy ospiterà infatti il 17 Novembre l’incontro di rugby tra Francia e Argentina. La federazione francese di rugby ha ottenuto una deroga per il campo su cui si svolgerà la finale di Coppa Davis, che di conseguenza sarà pronto e battuto solo per le nove del mattino del 21 Novembre, in quanto richiede dalle 48 alle 60 ore di costruzione. Così, sia la Francia che la Croazia potranno allenarsi solo due giorni sul terreno di gioco.
“Sfortunatamente siamo un paese piccolo. Sono sicuro che se noi avessimo chiesto il permesso per un tale ritardo, non ce lo avrebbero permesso” commenta Galic, quasi consapevole che la sua richiesta non avrà alcun effetto. “Ci hanno detto che i campi di allenamento saranno identici, ma non saranno inevitabilmente le stesse condizioni della finale. La Francia ha già giocato qui diverse partite, conoscono il posto, mentre noi no. È innegabile che non siamo nella stessa posizione di partenza.”
Riccardo Bordino