Il botta e risposta continua e i tifosi di tutto il mondo vorrebbero non finisse mai. Dopo la vittoria di Federer in Australia, arriva lo show di Nadal che completa la campagna sul rosso con l’undicesimo successo al Roland Garros dopo le abbuffate di Monte Carlo, Barcellona e Roma. Ora l’erba ed ecco rispuntare dal nulla Federer (dopo 11 settimane di stop) che vince a mani basse Stoccarda riconquistando anche la prima posizione mondiale.
E i numeri della leggenda Federer si fanno sempre più grandi. A Stoccarda Federer ha centrato il successo numero 98 che tiene viva la speranza di arrivare a quota 100 proprio a Wimbledon. Quante volte abbiamo detto e scritto che il record di Jimmy Connors – 109 titoli in carriera, con il centesimo centro ottenuto all’Open degli Stati Uniti 1983 – era umanamente irraggiungibile? Per tutti forse, ma non per re Roger, arrivato ormai vicinissimo alla tripla cifra.
Quello che spaventa però è un altro dato: di questi 98 tornei, Federer ne ha vinti addirittura 31 dopo aver compiuto i 30 anni. Il primo di questa serie nel 2011, a Basilea (era il 6 novembre), al termine di una stagione tra le meno brillanti della carriera.
Connors, tanto per fare un esempio illustre e calzante di uno che a 39 anni è stato in grado di raggiungere la semifinale all’Open degli Stati Uniti (era il 1991 e Jimbo si arrese solo a Jim Courier), ha vinto solo 14 tornei da over 30, quindi meno della metà di Federer.
Ivan Lendl soltanto 8, Rafael Nadal 10 (compresi 3 Slam), John McEnroe solo 5, Novak Djokovic solo 1 (Eastbourne 2017) come pure Pete Sampras (l’Open degli Stati Uniti del 2002), Guillermo Vilas 3.
L’unico che tiene testa a Federer è Rod Laver che di tornei over 30 ne ha vinti ben 45. Nessuno sa con precisione quando Federer staccherà la spina. A decidere potrebbe essere un infortunio (difficile perchè negli ultimi 20 anni ne ha avuti veramente pochi) o la mancanza di voglia e di stimoli (quasi impossibile). E’ più probabile che Federer smetta quando si renderà conto (basta una volta) di non essere più competitivo. Ma se dopo 11 settimane di stop, riesce a produrre il tennis che tutti hanno ammirato a Stoccarda, è matematico che Federer sarà uno dei favoriti non solo per Wimbledon 2018 che inizia tra due settimane, ma anche per i tornei di Wimbledon che verranno nel 2019, 2020, e forse 2021.