A meno di 20 giorni dalla frattura di tibia e perone, Valentino Rossi è tornato miracolosamente in pista e a questo proposito sentiamo il parere di Carlo Canzano, super esperto di motori.
Valentino Rossi già in pista, non può essere altro che uno scherzo? “No, è la verità, per un certo verso sconcertante, ma è la verità. Ieri Valentino Rossi ha provato a guidare una moto stradale, sul circuito di Misano Adriatico, per capire se la gamba è in grado di reggere. Poi andrà a fare le prove libere al Gran Premio d’Aragona e lì deciderà cosa fare e cioè se partecipare o meno alla corsa di domenica”.
Come è possibile un recupero del genere? “Non sono un dottore e non lo so. In passato ci sono stati piloti che hanno corso con clavicole rotte, ma certo nessuno è tornato in pista così velocemente dopo l’infortunio che ha avuto Valentino Rossi. Il recupero, se stanno così le cose, parrebbe miracoloso”.
Come si fa a gestire una moto del genere che pesa 160 kg con un fisico in precarie condizioni? “Per portare a termine un Gran Premio bisogna essere fisicamente molto preparati. E Valentino Rossi, a cose normali, è sempre molto preparato. Ma con una gamba che ha avuto la frattura della tibia e del perone è difficile solo pensare di poter forzare sui pedali per pennellare le curve”.
Un rientro così rapido può avere conseguenze negative? “La sua è senza dubbio una scelta egoistica, rischiosa, ma al tempo stesso anche calcolata. Ha dovuto saltare Misano e questo credo lo abbia infastidito molto. Se non si fosse fatto male, avrebbe lottato per la vittoria e sarebbe stato lì, ancora con la testa a un Mondiale da vincere”.
Conoscendo Valentino pensi che abbia ancora in mente l’idea di conquistare il titolo? “Valentino sa benissimo che questo Mondiale ormai è finito. Non ha praticamente chance di poter recuperare tutto lo svantaggio accumulato. E quindi è già proiettato verso la prossima stagione. Vincere il decimo titolo Mondiale è diventata quasi un’ossessione. E con la mente Rossi è già al 2018. Con l’età che avanza, Valentino non può più mollare il colpo. Prepararsi bene agli ultimi GP del 2017, lo farà arrivare concentratissimo all’inizio della prossima stagione. E poi i text con i nuovi motori iniziano subito dopo la conclusione dell’ultimo GP”.
Cosa vedi nel futuro di Valentino Rossi? “Come tutti i cannibali, Valentino è uno che vuole vincere sempre, tutto quello che c’è da vincere. E questo ha tutto per essere il ritorno di un cannibale. E il fatto di essere il più vecchio del gruppo, lo carica ancora perchè riesce a trasferire su di sè tutto l’entusiasmo tipico che appartiene ai giovani. Il suo segreto è proprio questo. Avere la voglia di stupire ancora, alimentandosi dei sogni e dei desideri di chi, magari, insegue ancora la prima vittoria in un GP o il primo titolo Mondiale”
Carlo Canzano: “Il ritorno del cannibale”
Valentino Rossi torna miracolosamente in pista a meno di 20 giorni dall'incidente che gli ha procurato la frattura di tibia e perone. Un miracolo o l'istinto di un campione?