Il sorpasso era nell’aria. Aryna Sabalenka aveva cominciato l’ultima settimana di gare del tennis donne, a Linz, con appena 35 punti di distacco dal numero 10 del mondo, ed era la prima testa di serie del torneo austriaco. La bielorussa, già a fine ottobre vincitrice a Ostrava, ha rispettato il pronostico, battendo in finale la compagna di doppio Elise Mertens, e quindi ha soffiato l’ultimo posto disponibile fra le “top ten” all’ex numero 1, Serena Williams. Che oggi sopravanza di 140 punti. La distanza è minima così come minima è la differenza fra le due posizioni, ma certo la situazione fa particolare effetto anche alla più forte afroamericana del tennis, perché fotografa le difficoltà di Serena nel recuperare una condizione fisica accettabile e diminuisce ulteriormente la sua già bassa fiducia, dopo gli ultimi infruttuosi tentativi di eguagliare a quota 24 il record di Slam di Margaret Smith Court.
Sul trono, per la 41ma settimana consecutiva (48 complessive) c’è sempre l’australiana Ashleigh Barty, con 1.462 punti sulla rumena Simona Halep, terza la giapponese Naomi Osaka, ma Serena in questo momento non pensa proprio al vertice della classifica.
La campionessa, che a settembre ha compiuto 39 anni, si sta ancora leccando le ferite per i problemi al tendine d’Achille che l’hanno costretta al ritiro al Roland Garros in una stagione che sembrava promettere bene, col successo ad Auckland, ma poi non si è rivelata particolarmente felice, ovunque, e, segnatamente nei Majors che sono i tornei cui tiene più che mai la minore delle sorellone Williams.
Battuta al terzo turno degli Australian Open dalla cinese Qiang Wang, ha ceduto in semifinale agli Us Open a Victoria Azarenka e quindi ha abbandonato il Roland Garros prima di disputare il secondo match, contro Tsvetana Pironkova.
I conti sono presto fatti: dopo aver firmato il 23° Major, agli Australian Open 2017, quand’era già incinta della sua Alexis Olympia Ohanian Jr, Serena non ha più vinto uno Slam, mancando le finali di Wimbledon e Us Open 2018 e 2019, e ora esce anche dalle “top ten”.
Ahilei, nel luglio 2017, era uscita per la prima volta dalle top ten dal primo aprile 2012, dopo 276 settimane consecutive, non era riuscita a recuperare la posizione a fine 2018, mentre aveva chiuso al decimo posto l’anno scorso. Adesso è di nuovo fuori dall’élite mondiale.
Intanto, dal 15 ottobre, Qai Qai, la bambola che ha regalato alla figlia, dopo aver spopolato su Instagram, è in vendita su Amazon. “Quando abbiamo aperto il profilo Instagram @RealQaiQai ed abbiamo visto che la gente chiedeva dove potesse acquistare la bambola di Olympia abbiamo pensato a uno scherzo, ma poi abbiamo capito che poteva essere l’inizio di un’altra specie di Toy Story, e siamo felici di aiutare mia figlia e gli altri bambini a giocare con una bambola che gli somigli”, racconta Serena, orgogliosa.
Ciò che rende la bambola veramente speciale è come è diventata un simbolo e un promemoria per infondere coraggio e gentilezza. Presta regolarmente la voce alle campagne sulla salute mentale e tutte le iniziative sociali, dall’aiuto alle donne all’anti razzismo e bullismo e molto altro ancora. Proposta dalla piccola Olympia, di appena tre anni, la bambola è riuscita a raccogliere più di un milione di followers sui social media, assicurandosi un mercato su Amazon al prezzo di 29,99 dollari.
I precocissimi successi finanziari della figlia placheranno la sete di successi sportivi di Serena?
*articolo e foto ripresi da www.supertennis.tv