Siamo sempre a Camila Giorgi. Quando il gioco si fa duro, negli Slam, rispunta la qualità tecno-fisica della ragazza di Macerata, cioé l’atleta di primo livello che si stacca ancor oggi da tutte le altre azzurre, pur dedicate e meritevoli di mille applausi, e si qualifica, unica, al terzo turno, peraltro per la quinta volta in 11 partecipazioni. Anche se il destino, finora benevolo al sorteggio, le propone una delle avversarie più in forma, l’ex grande promessa elvetica Belinda Bencic. Siamo sempre a Camila che coi 200 mila seguaci Instagram ha un futuro da influencer: ragazza bella, dolce e molto sensuale, con la passione per la moda che le viene da mamma Claudia – la quale tutt’oggi realizza i completi da gioco della figlia – e che potrebbe diventare il primo interesse. Siamo ancora a Camila che, a 31 anni, è scaduta al numero 70 in classifica (da 26 dell’ottobre 2018), ha chiuso il 2022 già agli US Open di settembre, ha perso d’acchito nelle qualificazioni di Adelaide all’alba del 2023, ma a Melbourne ha superato la russa Pavlyuchenkova, 364 del mondo (in tabellone con il ranking protetto perché ferma per un guaio al ginocchio da maggio a Roma) e la slovacca Anna-Karolina Schmiedlova, 105 WTA (proveniente dalle qualificazioni, che aveva eliminato Martina Trevisan, numero 21, oggi prima italiana WTA).
TRASFORMAZIONE
Camila ha fatto capolino via social nel nuovo anno dalla sua stanza d’albergo, seduta ai bordi del letto, in vestaglia di pizzo nero. Quando molti la davano per ritirata in silenzio. Poi, all’improvviso eccola sciorinare in campo il suo tennis bum-bum, quasi in asfissia, dritti e rovesci in spinta continua, e discese a rete senza paura. Che sia chiaro: “Non ho un piano B, gioco sempre ad alto rischio, tirando tutto forte radente il net per cercare il punto. Così faccio molti errori, lo so, ma anche tanti vincenti”. Eccola litigare coi giornalisti inglesi che la punzecchiano sul presunto caso di falso vaccini Covid: “Sono stata anche da lei, ma una sola volta, è la dottoressa in questione ad avere problemi, non io. Se li avessi non sarei a giocare un torneo. Ho sempre rispettato le regole: ho fatto più vaccini in più centri medici”. Eccola volare in campo nel vento che prende sopravvento di Melbourne dopo il caldo disumano del primo giorno e freddo e pioggia del secondo: “Sono contenta di come ho gestito la situazione, non era facile giocare: E’ stata una partita intensa, nei momenti importanti sono stata lì e quello alla fine ha fatto la differenza, specialmente nel secondo set. Con quel vento incredibile non si poteva servire”. Inanellando 23 vincenti e 34 gratuiti che le permettono di vincere due match di fila nello stesso torneo come non le succedeva dal “1000” di Toronto di agosto.
INCROCIO FATALE
Nei testa a testa, Camila è 2-3 contro quella che era stata etichettata dopo i successi juniores come “la nuova Hingis”, anche perché oltre alla nazionalità svizzera ne condivideva l’allenatrice, mamma Melanie. Ma sono confronti datati, l’ultimo del 2019. Sulla carta, la Bencic è stra-favorita, appena tornata 10 del mondo a 15 mesi di distanza grazie al successo nel WTA 500 di Adelaide II. Ma Camila è un’ammazza-grandi che si esalta sui grandi palcoscenici: “E’ stato fantastico tornare a giocare così, per me sono solo sensazioni positive. Non penso mai all’avversaria ma solo a me stessa, e così farò anche stavolta. Secondo me è la cosa più importante: focalizzarmi su quello che devo migliorare o anche su quello che forse ho sbagliato, e basta“.