Bloooog!
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Una paura percorre il mondo del calcio e soprattutto i giocatori che giocavano tra gli anni 80, 90 e primi 2000: le morti di Vialli e Mihajlovic potrebbero avere una spiegazione connessa con la loro stessa attività sportiva?Tre calciatori di quello stesso periodo – Dino Baggio, Brambati e Raducioiu – affermano di aver preso medicine e sostanze varie, fatto flebo la sera prima delle partite. E adesso hanno paura che la loro salute possa risentirne.
Vogliono sapere se giocando e prendendo quello che i medici gli dicevano di prendere hanno messo a rischio loro stessi. Zdenek Zeman lanciò l’allarme con la famosa intervista all’Espresso nel 1998: “I medicinali servono a guarire gli ammalati, chi fa sport è sano. Ma chi può escludere che i danni non si manifestino poi a distanza di anni?”. Si scatenarono accuse, polemiche e persino un processo finito con una zona d’ombra, mai completamente dissolta. Adesso è doveroso che l’Associazione Calciatori intervenga e che spinga Ministero della Sanità, Coni e Federcalcio ad aprire delle commissioni mediche di inchiesta per cercare di arrivare a delle risposte. E servono commissioni il più possibile libere e indipendenti, senza intromissioni, che scaccino alibi e giustificazioni inaccettabili. I calciatori, e non solo loro, hanno tutto il diritto di sapere.
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Foto e articolo ripresi da www.bloooog.it, il bar sport di Fabrizio Bocca