Bloooog!
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Attenzione: clamoroso al Cibali, pardon al Brianteo! La Juventus si sta disfacendo a vista d’occhio, la sconfitta di Monza (alla sua prima vittoria in Serie A) sancisce definitivamente la sentenza di condanna per il povero Max Allegri. Non si possono invocare ad alibi le illustri assenze dei bianconeri, se poi si perde malamente addirittura contro l’ultima in classifica. E’ vero, Di Maria si è fatto stupidamente espellere, ma questo ci dice ancor di più che la squadra non ci sta con la testa. L’esonero di Allegri costerà una cinquantina di milioni ed è un clamoroso schiaffo soprattutto alla scelta sbagliata di Andrea Agnelli che lo rivolle a tutti i costi, ma il “prezzo” ci conferma ancor di più che la Juve e Allegri sono stati insieme fino a ora solo per denaro e interesse. Purtroppo non c’è altra soluzione – checché ne dica l’improvvido Arrivabene – c’è solo da capire come andare oltre questa storia mai veramente nata – ⚽ – Scusate, ma l’Inter non era la squadra più forte del campionato e non doveva essere la favorita per lo scudetto? E invece no, è ufficiale anche l’Inter è in crisi e pure Simone Inzaghi se la passa malissimo. Nerazzurri suonati pesantemente dall’Udinese di Sottil che è la grande sorpresa del momento, ha vinto 5 partite consecutive ed è ai vertici della Serie A. L’Inter è già alla terza sconfitta in campionato su sette giornate (Lazio, Milan e Udinese), è un colabrodo in difesa, ha perso Lukaku che doveva essere l’asso della stagione e soprattutto Inzaghi sta facendo preoccupantemente il fenomeno: stavolta alla mezzora ha sostituito Mkhtaryan e Bastoni perché ammoniti. Mah, valli a capire certi strateghi…– ⚽ – Mentre tante grandi vanno a sbattere al comando ci vanno l’Atalanta e il Napoli. Gasperini fa saltare i nervi a Mourinho (che insulta l’arbitro, finendo espulso) e con un tiro fa fuori la Roma. Il Napoli fa il colpo a San Siro contro il Milan con Simeone. Pioli si assegna la palma virtuale di Milan migliore in campo, Spalletti si porta a casa il primo posto di un Napoli guidato col telefonino dalla tribuna. Potrebbe essere anche un’idea per il futuro…
Addio Max, è stato bello ma non funziona: alla Juve serve un piano salvezza e Allegri ormai ne ha perso il comando
E’ quasi inutile fare i processi o tentare ancora di capire perché la Juventus, il più importante club oggi del calcio italiano, sia arrivata a questo punto. C’è arrivata. Si sono già riempiti migliaia di gigabyte di internet, giornate intere di trasmissioni tv, impiegato fiumi di parole su radio e giornali per dire come e perché. Per raccontare il come e il perché, dando la parola all’imputato, il Corriere della Sera ha impiegato quasi due pagine, in cui l’allenatore ci ha raccontato, tramite Mario Sconcerti, la sua versione giustificatoria dello sprofondo bianconero. Dal gioco, all’idiosincrasia agli schemi, alle assenze di Pogba, Chiesa e via dicendo. Tutte chiacchiere al vento, se in rapida successione uno vede che la Juventus non ha battuto la Salernitana poi sconfitta in casa anche dal Lecce, ha perso col Benfica su cui doveva fare la corsa per la qualificazione in Champions League, ha perso addirittura a Monza. E qui siamo addirittura senza commento.
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