Dopo 5840 giorni, l’Italia del volley femminile è nuovamente in finale dei Mondiali. L’ultima volta che ci riuscì era il 2002, a Berlino, coronando la cavalcata con l’oro. Questa volta le italiane hanno sconfitto le campionesse olimpiche cinesi dopo quasi due ore e mezza e sono approdate in finale dopo una partita memorabile, combattuta fino all’ultimo punto.
I sestetti erano gli stessi della prima fase di due settimane fa, ma il primo set è stato praticamente dominato dalle nostre ragazze, ottime soprattutto in difesa e contrattacco, anche grazie a un’Egonu in formato stellare. La reazione cinese non è tardata ad arrivare: nel secondo set la squadra di Jenny Lang Ping ha iniziato a ingranare e le azzurre hanno sofferto, anche se non hanno mollato e per poco anche pareggiato, ma due ace di Hu hanno fatto la differenza riportando il match un set pari. L’inizio del terzo set è da dimenticare in fretta. Sotto 4-1, Mazzanti ha chiamato il time out. La sterzata è arrivata da Lucia Bosetti, che ha cambiato le sorti della terza frazione di gioco prima agganciando le cinesi sull’8-8 e poi col sorpasso fino all’8-11. Da questo punto in poi, l’Italia ha preso le redini di ciò che restava del terzo set, chiuso da due ace di Egonu.
Il quarto è iniziato come quello precedente, per proseguire poi punto a punto. Le azzurre con De Gennaro si sono difese con i denti, sono andate sotto 15-18 ma riandate in vantaggio grazie a Paoletta che ha portato il parziale sul 23-21, seguito da due match-ball. Peccato che siano stati entrambi sprecati. La Cina si è riassestata e ha infilato quattro punti di fila. Ancora parità e via al tie-break.
E che tie-break! Italia e Cina si sono battute punto a punto immerse in un’atmosfera da brividi. Egonu è stata decisiva con una serie di punti ma anche con tre match-ball sprecati, fino all’attesissimo e finale 17-15. E’ di nuovo finale.
Al termine della partita, l’allenatore della nazionale Daniele Mazzanti ha commentato così quella che è stata una partita destinata a entrare nella storia. “Sono felice di essere in questa situazione perché penso che il sogno sia ancora più avanti”. Anche se la semifinale è stata al limite dell’esaurimento nervoso. “Mi aspettavo una partita così. Peccato per il secondo set e nel quarto abbiamo sbagliato un po’ nel cambio palla. Ma le ragazze sono state bravissime a rimanere in partita e si sono organizzate fra di loro a livello tattico per limitarle”. Domani, alle 12.40, la finale contro la Serbia che vale l’oro. “Ci hanno battuto martedì scorso ma guarderò bene la semifinale per capire come affrontarle al meglio e come metterle in difficoltà”. Che la semifinale porti consiglio, domani c’è un altro e ancor più importante appuntamento con la storia.
Riccardo Bordino