Nessuno tocchi Ronaldo. In Italia sembra ci sia una moratoria su CR7: si può parlare solo di gol ed assist del fenomeno della Juventus.
Ma, dietro le quinte, i suoi legali si agitano per sanare le pendenze con la legge. Intanto, per l’evasione fiscale che gli è stata imputata per gli anni di permanenze al Real Madrid, il fuoriclasse portoghese ha accettato di ammettere le sue responsabilità e il 14 gennaio comparirà in Tribunale nella caputale spagnola, dopo aver versato il 6 agosto 13.4 milioni di euro a fronte di mancati versamenti all’Erario di 14.7 milioni di contributi fiscali e verrà formalmente condannato a due anni di detenzione, che saranno sospesi con la condizionale. E chiuderà quindi l’antipatica vicenda con una macchia sulla pedina penale che il suo avvocato, José Antonio Choclán, ha cercato fino all’ultimo di sanare con un’ulteriore ammenda di 375 mila euro.
Ma c’è un’altra battaglia legale che prosegue: quella per l’accuse di violenza sessuale denunciata da Kathryn Mayorga e risalente a un incontro a Las Vegas nel 2009. Ronaldo e i suoi avvocati ribattono su tutta la linea e contestano il modo in cui sono stati ottenuti certi documenti pubblicati dal giornale tedesco Der Spiegel.
L’apparato difensivo è fortemente indebolito dai versamenti che sarebbero stati fatti nel tempo dalla stella del calcio mondiale alla donna: perché avrebbe dovuto pagare se tra i due se tutto fosse andato liscio?