I Los Angeles Lakers ritirano la maglia numero 33, appartenuta al leggendario Kareem Adbul Jabbar, simbolo dell’invincibile squadra degli anni ’80.
All’anagrafe di Harlem, il 16 aprile 1947, è registrato come Ferninand Lewis Alcindor junior; per tutti però sarà l’inventore del “gancio cielo”, quel tiro immarcabile che condurrà Jabbar, dall’alto dei suoi 218 cm di altezza e di una tecnica inimitabile, a record da capogiro, come quello di primo realizzatore nella storia dell’Nba con 38.387 punti.
All’età di 17 anni si converte all’Islam e 7 anni dopo assume definitivamente il nome arabo, il cui senso letterale è “nobile servitore di Allah”. Da universitario conduce la Ucla alla conquista di tre titoli consecutivi (1967-69): è in questo periodo che riporta una lesione alla retina dell’occhio sinistro che lo costringerà a giocare con gli occhiali. È talmente forte che dopo la prima stagione universitaria, la Ncaa decide di vietare le schiacciate. Nel 1969, dopo la laurea, è la prima scelta dei Milwaukee con cui chiude la prima stagione da “matricola dell’anno” con 29 punti di media a partita. L’anno dopo è quello della consacrazione: vince il titolo con i Bucks, è il miglior marcatore della lega, nonchè Mvp della stagione e delle finali.
Nel 1975 si trasferisce ai Lakers e con l’arrivo di Magic Johnson (1979), i Lakers diventano la squadra più forte del pianeta. A Los Angeles, Kareem conquista altri 5 anelli (6 in tutto), come 6 sono gli Mvp della regular season, 2 gli Mvp delle finali, 2 i titoli di migliore marcatore della stagione, una volta miglior rimbalzista, 4 volte miglior stoppatore, una volta migliore percentuale al tiro e per 19 volte è convocato nell’All Star Game. Si ritira al termine della stagione 1988-89.
I Lakers hanno ritirato 11 numeri di 10 supercampioni; 8 Kobe Bryant, 13 Wilt Chamberlain, 22 Elgin Baylor, 24 Kobe Bryant, 25 Gail Goodrich, 32 Magic Johnson, 33 Kareem Abdul Jabbar, 34 Shaquille O’Neil, 42 James Worthy, 44 Jerry West e 52 Jamaal Wikes.