Il Decreto del 2013
Così recitava il Decreto
Il Liceo Sportivo è una realtà. Dopo un parto lungo quasi tre anni, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto che istituisce “il Liceo Scientifico a indirizzo sportivo”. I Licei Sportivi saranno una branca del Liceo Scientifico tradizionale, le iscrizioni partiranno dal 21 gennaio 2013 e l’inizio avverrà con l’anno scolastico 2013-2014.
L’obiettivo principale del provvedimento è di portare a sistema esperienze didattiche già condotte in molte scuole, avvalendosi dell’autonomia e di implementare allo stesso tempo il ventaglio dell’offerta formativa, rafforzando il ruolo dello sport nella scuola. Per la prima volta nel nostro ordinamento si inserisce un nuovo indirizzo di studi nell’ambito del Liceo Scientifico ed è la continuazione della proposta del Governo Berlusconi e dell’allora Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e di Manuela Di Centa, per uniformarsi alle Direttive Europee. Nel Decreto si parla di impianti e strutture adeguate per svolgere le attività motorie e sportive!
Considerazioni personali
“Quanti sono in Italia le Scuole e gli Istituti che dispongono di impianti e strutture adeguate per la pratica motoria e sportiva?
Decisamente pochi e con strutture spesso non adeguate. Abbiamo ancora molte palestre fatiscenti, poco attrezzate, impianti all’aperto in disuso e rovinati, per non parlare delle piscine!”
Il Decreto aggiunge ancora”………avvalendosi, se necessario di convenzioni con Centri Sportivi specializzati (sic!) e ancora “è prevista la partecipazione del CONI con personale Tecnico e Insegnanti”.
Considerazioni personali
“Dobbiamo rivolgerci a Centri Sportivi privati, pagando l’utilizzo degli impianti? Quale sarà il criterio di scelta dei Tecnici e degli Insegnanti?”
Il Decreto prosegue con “………………..la sezione non è finalizzata solo alla formazione di giovani che praticano lo sport e sono impegnati in competizioni di rilievo nazionale o internazionale, ma si rivolge a tutti gli studenti interessati ai valori propri della cultura sportiva”.
Considerazioni personali
“Belle parole, ma dicono poco, perché la cultura sportiva vera in Italia è da reinventare.
Bisognava adeguarsi alle direttive europee e lo abbiamo fatto, ma non benissimo, all’italiana, come tutte le cose, l’importante è far vedere che si fa.
A tutt’oggi In Italia esistono da tempo molti Licei sperimentali e Istituti a indirizzo sportivo, con programmi “raffazzonati” con un po’ di attività sportiva, qualche ora di Educazione Fisica in più, con qualche materia scientifica e tecnica sportiva, in aggiunta ai programmi tradizionali dei Licei e degli Istituti.
Con quali obiettivi?
Non si sa, ma l’importante è vendere la dicitura “Liceo oIstituto a indirizzo sportivo”: fumo negli occhi!
Nei programmi è previsto l’aumento del numero delle ore di Educazione Fisica da 2 a 3-4 ore settimanali (numero sempre troppo basso, in Europa siamo uno degli ultimi Paesi in fatto di monte ore relativo all’Educazione Fisica nelle Scuole Medie e Superiori).
Che tipo di Educazione Fisica e Sportiva sarà? Quella tradizionale oppure innovativa?
IL LICEO O L’ISTITUTO A INDIRIZZO SPORTIVO
Il liceo o l’Istituto a indirizzo sportivo in Italia dura 5 anni, come gli altri licei e gli altri Istituti, ma si differenzia dal liceo e dall’Istituto normale, perché approfondisce lo studio degli sport e dell’Educazione Fisica (sic!). L’iscrizione è aperta a tutti, anche ai disabili, non sono previste prove selettive d’ingresso.
Considerazioni personali
“Ci mancherebbe altro! Secondo me non dovrebbero essere rivolti solo a persone già inserite nel mondo dello sport, ma bensì aperti a tutti coloro che hanno la volontà di avvicinarsi sia alla pratica motoria e sportiva che a quella tecnica, dirigenziale e manageriale, questo infatti supporta il concetto di cultura sportiva”. Poi, se vogliamo approfondire la questione, il programma non prevede insegnamenti per i Diversamente abili o per i portatori di handicap! Si prendono tutti, l’importante che paghino le tasse scolastiche, che sono più alte rispetto ai comuni Licei o Istituti. Meritrocazia? Neanche a parlarne!
Quando scegliere il Liceo o l’Istituto a indirizzo sportivo?
Dopo aver terminato la Scuola Secondaria di 1° grado, gli studenti a cui piace lo sport e lo praticano per divertimento o in forma agonistica, oppure che lo considerano importante per mantenere una buona salute e benessere, oppure se sono appassionati delle discipline sportive e della cultura sportiva, possono scegliere di iscriversi al Liceo o all’Istituto con indirizzo sportivo.
Considerazioni personali
“Anche gli atleti di interesse nazionale potrebbero iscriversi al Liceo Sportivo e le Federazioni SportiveNazionali che hanno atleti di questo tipo, dovrebbero incentivare questo percorso e invece……….non sono interessate perché ritengono che i programmi non siano all’altezza”.
Quali sono le materie?
Il piano di studi prevede lo studio delle seguenti materie:
Commento personale
“A mio avviso, mancano nel piano di studi (da suddividere nell’arco dei 5 anni), materie importanti come Fisiologia dello Sport, Biomeccanica, Valutazione funzionale, Tecnica della Comunicazione, Psicologia dello Sport, Pedagogia del movimento e dello Sport, Teoria del Movimento, Teoria dell’Insegnamento e dell’allenamento, Storia dello Sport, etc. che sono la base per la formazione motoria e sportiva di chi in futuro ha intenzione di applicarsi nelle attività sportive.
Inoltre il termine “Discipline Sportive” è molto vago: si dovrebbe specificare meglio il tipo di discipline sportive(individuali, collettive, di combattimento, etc.) da suddividere nell’arco degli anni.
Inoltre dal punto di vista pratico, il Tutor che segue gli studenti dovrebbe “insegnare a insegnare” come si conduce una lezione o un allenamento. L’inglese insegnato in Italia a scuola è “troppo scolastico”, serve a poco e………………..moltissimi testi di fisiologia e di sport sono in inglese.
Scopi e obiettivi
Il Liceo o l’Istituto a indirizzo sportivo dovrebbe avere lo scopo di fornire ai diplomati una buona preparazione di base:
Considerazioni personali
“In Italia, rispetto ai Paesi Europei che hanno una diversa concezione del Liceo a indirizzo sportivo (più materie scientifiche in ambito sportivo, più impianti sportivi a disposizione, più ore dedicate agli allenamenti), lo studio delle discipline sportive è affrontato sia in modo pratico che teorico-culturale”. E’ importante seguire dei Tirocini di approfondimento in strutture “ad hoc” e all’avanguardia nel campo scientifico-sportivo, oppure andare in “Erasmus” all’estero per conoscere altre realtà. E con l’Inglese come la mettiamo?
Prospettive future
I diplomati che escono dal Liceo o dall’Istituto a indirizzo sportivo, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni ai percorsi liceali e d’Istituto, dovrebbero essere in grado di:
Commento personale
“Questi diplomati hanno le basi scientifico-culturali per poter mettere in atto tutto ciò?
Basta aumentare il numero delle ore di Educazione Fisica e Sportiva per essere in grado di insegnare?”
Cosa si può fare dopo?
Dopo il Liceo o l’Istituto a indirizzo sportivo, gli studenti diplomati possono iscriversi all’Università (in particolare ai Corsi di Laurea in Scienze Motorie e dello Sport) e agli Istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica.
Se invece gli studenti non hanno intenzione di continuare a studiare dopo la Scuola Secondaria di 2° grado, il diploma del Liceo Sportivo consentirà loro di partecipare a tutti i Concorsi Pubblici per i quali non è richiesto una diploma di laurea e in alternativa possono trovare lavoro nel settore dello sport o dell’animazione.
Considerazioni personali
”Le esperienze europee non sono state prese assolutamente in considerazione!
Per esempio in Spagna esiste da tempo nella Scuola Superiore un’esperienza consolidata dell’insegnamento sportivo a livello secondario. E’ stata scelta una formula a due livelli (Tecnico Sportivo di base e Tecnico Sportivo Superiore), che soddisfa entrambe le esigenze, grazie a un sistema di validazione dei risultati sportivi di vertice e provvede alla formazione dei quadri tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali degli sport più diffusi in ambito scolastico. In Spagna il regolamento di tali scuole è redatto da una Commissione competente in ambito motorio, sportivo (psicologi, sociologi, tecnici, Educatori, etc.) e la frase finale di tale regolamento è molto significativa “……Liceo o Istituto orientato a formare un cittadino che sappia unire la cultura umanistica a quella scientifica, con particolare riferimento allo sport, inteso come fenomeno interculturale, trasversale e altamente significativo della società moderna”. Perché nel Regolamento non si è tenuto conto del C.O.N.I. e del Sistema Nazionale di qualificazione dei Tecnici Sportivi?
Il C.O.N.I. nazionale da tempo ha adottato lo SNaQ in attuazione dei quadri nazionali delle qualifiche tecniche, collegati al Quadro europeo delle qualifiche dei tecnici (EDF) e costituisce uno strumento strategico di sostegno al perseguimento degli obiettivi europei, ripresi dall’ET 2020.
L’adozione dello SNaQ consente la tracciabilità (attraverso meccanismi di valutazione, validazione e certificazione) della formazione erogata, anche al fine di consentire, nello spirito dell’Unione Europea, la libera circolazione dei Tecnici e degli Operatori Sportivi fra i diversi Paesi europei, attraverso un sistema di mutuo riconoscimento, rappresentato dall’EQF.
Questo strumento dovrebbe accordarsi con l’istruzione e la formazionale nazionale, qualificando l’istruzione sportiva italiana come sistema liceale o d’Istitutospeciale. I Licei e gli Istituti a indirizzo sportivofornirebbero la formazione dell’area comune anche per le qualifiche sportive, che dovrebbe essere completata con le aree tecniche specialistiche sportive a cura delle Federazioni Sportive Nazionali del C.O.N.I. per i primi livelli (aiuto allenatore, allenatore, capo allenatore), mentre per il quarto livello e per il grado di allenatore a livello europeo, è necessario un accordo tra il C.O.N.I. e lo I.U.S.M. (Istituto Universitario Scienze Motorie e Sportive).
Sarebbe stata una mossa importante, ma purtroppo siamo in Italia e in fatto di qualificazione dei Tecnici siamo anni indietro rispetto a quasi tutti i Paesi europei”.L’importante per molte Federazioni Sportive Nazionali è conseguire il Tesserino che abilità all’attività sportiva nelle Società (e che ogni anno deve essere rinnovato pagando la quota fissata dalla Federazione”.
Poniamoci alcune domande
Qual è l’identità del Liceo o dell’Istituto a indirizzo sportivo?
A che cosa serve un Diploma a Indirizzo Sportivo?
Perché in Italia questi Licei o Istituti nascono come i funghi?
Considerazioni e conclusioni personali
“A mio parere il Liceo o l’Istituto a indirizzo sportivo dovrebbe collocarsi nel quadro generale della riforma della Scuola Secondaria Superiore, con un percorso curricolare ad ampia connotazione scientifica e tecnologica, in relazione ad una formazione culturale equilibrata fra le conoscenze fondamentali dell’area scientifica e umanistica quale “interazione tra le diverse forme del sapere. Ci riusciremo? Ai posteri l’ardua sentenza. Così come è strutturato, il Liceo o l’Istituto a indirizzo sportivo serve per preparare a superare le selezioni (dove esistono) per l’accesso agli Istituti Universitari di Scienze Motorie e dello Sport?
Oppure è un Istituto che gli atleti di èlite possono frequentare, godendo di agevolazione nell’attività sportiva?
Per rendere il Liceo o l’Istituto a indirizzo sportivo omogeneo e funzionale occorre apportare dei correttivi sostanziali “in itinere”, altrimenti diventa un pastrocchio come molti progetti del C.O.N.I. (per esempio “Alfabetizzazione Motoria” e “Sport a Scuola” nella Scuola Primaria), che sono sicuramente innovativi (sic!), ma decisamente poco perseguibili (e solo per poche classi e per un tempo ristretto) su tutto il territorio nazionale per mancanza di fondi e di personale qualificato”.