Costante Girardengo vince per la quinta volta la Milano-Sanremo con un vantaggio abissale: 6’40” sul secondo classificato Nello Ciaccheri.
Eppure la vittoria sembra quanto mai stregata. In pianura fora e i suoi acerrimi rivali ne approfittano per scappare e guadagnare secondi se non minuti preziosi. A Novi è ancora staccato, a Ovada pure, ma a Rossiglione fa nuovamente parte del gruppone. Al rifornimento di Arenzano primo è Domenico Piemontesi: Girardengo si attarda per cambiare la maglia, ma una volta ripreso il gruppo, annichilisce tutti i rivali. Reggono solo Ciaccheri e Negrini, con quest’ultimo che a Savona molla la presa. Ciaccheri tiene il ritmo indiavolato per pochi chilometri, poi a Loano si pianta.
I minuti di distacco aumentano e sul traguardo di corso Cavallotti Girardengo piazza la sua cinquina. Il resto arriva alla spicciolata. Il terzo, Egidio Picchiottino, ha 11 minuti di ritardo.
Ma quello che fa notizia è che Costante sale per la decima volta consecutiva sul podio della classicissima di Primavera. Dopo il ritiro nell’edizione del 1913, il 17° posto del 1914 e la squalifica del 1915 dopo aver vinto la corsa, Girardengo è stato 2° nel 1917, 1° nel 1918, 2° nel 1919, 3° nel 1920, 1° nel 1921, 2° nel 1922, 1° nel 1923, 3° nel 1924, 1° nel 1925 e ancora 1° nel 1926. Dopo aver saltato l’edizione del 1927, vincerà per la sesta e ultima volta nel 1928. Poi 5° nel 1930 e 11° nel 1933.
Prima ancora di Alfredo Binda e Fausto Coppi, Costante Girardengo è stato il primo a fregiarsi del titolo di “Campionissimo”. Corridore di grande furbizia, dotato di un pregevole spunto in volata, ottiene i risultati migliori nelle prove in linea (3 le vittorie al Lombardia). Riesce comunque a vincere 2 Giri d’Italia (1919 e 1923), conquistando 7 tappe su 10 la prima volta e 8 su 10 la seconda. Il Mondiale è istituitonel 1927 quando ha già 34 anni. Nonostante ciò brillerà nella prima edizione giungendo alle spalle di Alfredo Binda.