Torna la grande boxe dei pesi massimi. Non ancora quella di Fury e Joshua, ma sabato sera a Brentwood, in Inghilterra, in diretta su DAZN a partire dalle 20, incroceranno i guantoni per il titolo ad interim di campione WBC l’idolo di casa Dillian the “Body Snatcher” White (27-1-0, 18 KO) e il russo “Russian Vityaz” Andrey Povetkin (35-2-1, 24 KO). Questo il titolo ufficiale in palio, ma in realtà Eddie Hearn e gli altri organizzatori hanno imbastito questo match, nella tenuta personale di Hearn, il Matchroom Fight Camp, perché auspicano la vittoria di White, per poi fargli sfidare il vincente della terzo match tra Tyson Fury e Deontay Wilder per il vero titolo di campione WBC dei pesi massimi. Il presidente del World Boxe Council Mauricio Sulaiman, infatti, ha dichiarato per primo che in caso di vittoria di White, sarà lui lo sfidante ufficiale della rivincita tra Tyson Fury e Deontay Wilder, in programma il prossimo 19 Dicembre all’MGM di Las Vegas.
Questo il comunicato ufficiale WBC, da noi estratto dal blog di Dario Torromeo:
“The WBC has confirmed that if WBC Interim World Champion Whyte is triumphant against Povetkin, the winner of the upcoming Fury v. Wilder III bout – which is scheduled for 19 December – must face Interim Champion Whyte. The contest will be the mandatory defense of the WBC World Heavyweight Title early next year.”
Nessun cenno invece, a Povetkin, che se ha titolo per sfidare White dovrebbe avere le stesse opportunità di ambire a ruolo di sfidsante ufficiale per il titolo vero se fosse lui a vincere la sfida di domani. Invece molto probabilmente non sarà così. E qui si apre la possibilità di un paradosso clamoroso. In termini di interesse – e quindi di soldi in palio per tutti – la sfida che tutti attendono è naturalmente quella tra Tyson Fury e Anthony Joshua. Se White supera Povetkin, gli appassionati non tifosi di the Body Snatcher devono attendere il 19 Dicembre per Fury-Wilder III, poi il match tra il vincente e White e solo dopo riemergerebbe dagli abissi Anthony Joshua. Se invece, sconfiggendo anche il bookmaker William Hill che lo dà vincente solo a 3.75 contro l’1.25 dell’avversario, il russo dovesse battere l’inglese, allora quest’ultimo uscirebbe di scena. Il povero Povetkin verrebbe ignorato e a quel punto il vincente di Fury-Wilder III potrebbe sfidare senza match ulteriori Anthony Joshua – che nel frattempo sarà salito sul ring a Dicembre contro Kubrat Pulev, sfidante ufficiale IBF, come dichiarato da Eddie Hearn, e deve anche difendere il titolo WBO con Oleksandr Usyk. Insomma, chi vuole il grande match Fury-Joshua deve tifare Povetkin sapendo che poi questi, in teoria, verrà messo da parte. Chiaro che lui si batterà con tutte le sue forze per dimostrare che vale molto di più del ruolo da comparsa che gli stanno affibbiando e in caso di vittoria farà il diavolo a quattro per rendere la vita impossibile a Hearn e Sulaiman.
Situazione dunque molto intricata, ma non è finita qui. Tyson Fury ha l’obbligo da contratto di concedere la rivincita a Wilder, ma la sua difesa del titolo WBC dovrà di fatto essere doppia. A Fury la WBC chiederà appunto la difesa contro White (a meno di una improbabile sua sconfitta contro Povetkin). Potete immaginare l’entusiasmo dell’attuale campione di fronte a questa sfida, quando lui vuole riunificare le cinture dei pesi massimi sfidando Anthony Joshua (campione IBF e WBO). Per questo circolano voci che vedono Fury deciso a mettersi di traverso, rifiutando la difesa contro White. Su questo è intervenuto Eddie Heran: “Se si rifiuterà di combattere, verrà privato del titolo e White, da sfidante ufficiale e campione ad interim, diventerà campione vero e proprio WBC. Siccome a Joshua interessa la cintura WBC per riunire tutti i titoli dei pesi massimi, che sia Fury o White l’avversario per lui nulla cambia, anche perchè si tratterebbe di affrontare il campione WBC, non uno qualunque”.
Tutto questo però senza dimenticare che sullo sfondo c’è l’accordo stipulato tra Fury e Joshua per due match da tenersi nel 2021, le due sfide che per tutti rappresentano ad oggi, a meno di clamorose e molto improbabili sorprese nei match a venire, il vero confronto tra i due pesi massimi più forti oggi in circolazione. Insomma, la grande boxe non si smentisce mai. Tante sigle, tanti galli nel pollaio, molta politica e pochissima chiarezza.