A Palermo, Cesare Maldini fa il suo esordio sulla panchina azzurra battendo in amichevole l’Irlanda del Nord 2-0 con due autoreti di Wright, estremo difensore degli ospiti. Al 72′ il neo Commissario Tecnico, che succede in Nazionale ad Arrigo Sacchi, fa esordire in azzurro Fabio Cannavaro – futuro capitano dell’Italia Campione del Mondo nel 2006 – subentrato a Billy Costacurta.
L’avventura di Cesarone sulla panchina azzurra dura soltanto 18 mesi e si conclude con il quarto di finale dei Mondiali di Francia e con l’eliminazione degli azzurri fermati ai rigori dai padroni di casa. Il bilancio complessivo di Maldini è di 20 partite, 10 vittorie, 8 pareggi e appena 2 sconfitte (2-0 per l’Inghilterra nell’amichevole di Nantes e 1-0 per la Svezia nell’amichevole di Goteborg).
Cesare Maldini nasce a Trieste il 5 febbraio 1932: debutta con la Triestina in Serie A nel 1953, conclude la carriera con il Torino nel 1967, in mezzo 12 campionati con il Milan. Perno della difesa, solido ed elegante indossa da subito la fascia di capitano dei rossoneri con i quali vince 4 scudetti, ma soprattutto è il primo italiano ad alzare al cielo la Coppa dei Campioni, conquistata con la finale di Londra che il Milan conquista a Wembley battendo il Benfica del mitico Eusebio.
Gioca da terzino destro, da stopper e infine da libero con grande disinvoltura fino al termine della carriera.
Quando lascia il calcio giocato, si trasforma in allenatore debuttando come vice di Nereo Rocco al Milan. Nel 1980 entra nel settore tecnico della Nazionale facendo da secondo a Enzo Bearzot, sia nei vittoriosi Mondiali di Spagna che a Messico 1986. Dal 1986 al 1996 è l’allenatore della nostra under 21 con la quale diventa per tre volte consecutive campione europeo di categoria. Poi l’approdo alla Nazionale maggiore, il ritorno al Milan assieme a Tassotti e infine la parentesi con il Paraguay che dirige ai Mondiali del 2002.