Alle 15,15 (diretta DMAX), l’Italia di Franco Smith debutta all’Olimpico in questo Sei Nazioni, contro quella Scozia con la quale abbiamo vinto sette volte. L’ultima di queste è datata 28 Febbraio 2015. Nel tempio di Murrayfield, i ragazzi di Jacques Brunel centrarono una grande vittoria al fotofinish, 22-19. Nessuno poteva immaginare che da quel giorno di 5 anni fa non avremmo più conquistato un straccio di vittoria. Ventiquattro partite perse, metterle in fila significa percorrere una valle di lacrime, ma è importante farlo come punto di partenza per capire lo stato attuale del rugby azzurro e per… tifare ancora più motivati oggi a Roma contro la nazionale del cardo. Percorriamola quindi a ritroso, questa valle di lacrime. Se trovate la forza di arrivare fino in fondo e poi seguire gli azzurri oggi… vi meritate davvero la permanenza nel Sei Nazioni!
2020
Francia-Italia 35-22, 9/2
Due settimane fa a Parigi gli azzurri archiviano la ventiquattresima sconfitta di fila ma la prova è confortante. La difesa viene trafitta più volte dalle fiammate francesi, ma gli azzurri specie nella ripresa offrono trame d’attacco e un gioco alla mano che non vedevamo da tempo, segnano tre mete e raccolgono applausi, in particolare Matteo Bellini. Oggi, a Roma con la Scozia, gli appassionati della palla ovale si aspettano oltre a una bella prestazione una vittoria. Verranno delusi ancora?
Galles-Italia 42-0, 1/2
Il debutto nell’edizione 2020 coincide con l’esordio del nuovo head-coach, ufficialmente ad interim, Franco Smith, sudafricano ex Springboks subentrato dopo il Mondiale giapponese al dimissionario Connor O’Shea. La sorpresa arriva prima del fischio d’inizio, quando la formazione azzurra prevede in campo due mediani d’apertura, Tommaso Allan e Carlo Canna, schierato come trequarti (n.12). I due si esprimono bene, ma non interessa a nessuno perché l’Italia viene schiantata senza segnare un punto.
2019
Italia-Francia 14-25, 16 Marzo 2019
Il mondo di Ovalia è abituato a non prendersi mai troppo sul serio. Noi di Sportsenators saremmo quindi tentati di buttarla sul ridere e presentare una sconfitta tra le più drammatiche e cariche di rimpianti come il debutto del nostro sito tra le testate presenti al Sei Nazioni. Peccato che la sconfitta in un assolato pomeriggio romano segna l’addio tra le lacrime di Sergio Parisse e l’infortunio grave di Leonardo Ghiraldini, al termine di una partita giocata alla grande e inopinatamente persa. Per meglio dire gettata alle ortiche, contro una Francia rocciosa in difesa e molto cinica, ma fisicamente sovrastati dagli azzurri, che chiudono il Sei Nazioni con un pugno di mosche.
Inghilterra-Italia 57-14, 9 Marzo
Niente da fare, le buone cose mostrate finora restano in Italia, nell’algido tempio di Twickenham Parisse e compagni incassano l’ennesima lezione dai maestri inglesi. Azzurri in partita per un quarto d’ora, il tempo d’illudersi per la meta trasformata di Allan per il provvisorio 7 pari. Un minuto dopo, la marcatura di May dà il via al monologo inglese, concluso dalla settima meta di Shields all’ennesimo coro del pubblico di “Swing Low Sweet Chariot”.
Italia-Irlanda 16-26, 24/2
Una signora nazionale offre una grande prestazione, con un sontuoso Luca Morisi, che segna la meta del sorpasso, 16-12, con gli azzurri terminano il primo tempo. Nel secondo, le mete di Earls e Murray ci condannano ma Ghiraldini e compagni meritano gli applausi convinti dell’Olimpico.
Italia-Galles 15-26, 9/2
Un Abraham Steyn magnifico, autore della meta e di un match eccellente sia in attacco che in difesa, una partita generosa ma una sconfitta netta contro un Galles sperimentale e giovanissimo, che appena il punteggio l’ha richiesto ha dimostrato la sua superiorità.
Scozia-Italia 33-20, 2/2
A più di un anno di distanza, sconfitta più sconfitta meno, uno guarda il punteggio e pensa: “Beh, perdiamo in trasferta 33-20, neanche malissimo. Il problema è che la Scozia fino a 10 minuti dalla fine era avanti 33-3, purtroppo non c’è da aggiungere altro.
2018
Italia-Scozia 27-29, 17/3
il pubblico di Roma ha visto l’ultima Italia-Scozia due anni fa, nel match conclusivo del Sei Nazioni 2018. Cominciò bene, continuò meglio, finì malissimo. Ottima qualità, tre mete di cui due di Tommaso Allan, 24-12 per noi fino al 60’. Poi tanti, troppi falli, due mete scozzesi trasformate. Finita? No, controsorpasso a 5’ dalla fine col calcio di Allan che cuore! 3 minuti dopo, il calcio definitivo è del cecchino Laidlaw, che beffa!
Galles-Italia 38-14, 11/3
Un’altra partita col freno tirato per i Dragoni, chirugici nel fare quello che serve e portare a casa il massimo risultato col minimo sforzo. All’Italia non può bastare una meta superba dell’esplosivo Matteo Minozzi.
Francia-Italia 34-17, 23/2
Cambia il teatro della sfida, dallo Stade de France di Parigi al Velodrome di Marsiglia. Non la superiorità degli avversari e il risultato del confronto, mai in discussione.
Irlanda-Italia 56-19, 10/2
In un Aviva Stadium tirato a festa, i verdi dell’isola di Smeraldo regalano spettacolo al pubblico alla gente di Dublino. Dopo 40’, Irlanda avanti 28-0. Il secondo tempo restituisce agli azzurri l’onore e agli spettatori un rugby bello e aperto con tre mete per parte. Bellissima esibizione, ma a partita chiusa.
Italia-Inghilterra 15-46, 4/2
Un grande Tommy Benvenuti e la solita squadra generosa. Troppo poco, anche a Roma, per fare partita contro i maestri inglesi. Mai come contro di loro le nostre lacune vengono messe a nudo.
2017
Scozia-Italia 29-0, 18/3
Uno dei peggiori Sei Nazioni di sempre si chiude in modo durissimo. Dominati dagli avversari, zero punti segnati, sia in classifica sia in questo match a Edimburgo. Nel settore di pubblico con maggiore prevalenza di supporter italiani, un tifoso innamorato redarguisce un compatriota inorridito: “Vacci tu in campo!”. Un sognatore romantico, fuori dalla realtà.
Italia-Francia 18-40, 11/3
Quando sfidiamo la Francia, finisce che a Roma perdiamo molto peggio che a Parigi. La quarta giornata dell’edizione 2017 non fa eccezione, 4 mete a 2, pubblico dell’Olimpico inerme e rassegnato.
Inghilterra-Italia 36-15, 26/2
Twickenham rimane inespugnabile, ma stavolta anche attonito e spaesato, come i quindici della Rosa, di fronte alla strategia di O’Shea. Gli azzurri sui punti d’incontro non ingaggiano le ruck, una roba mai vista. I padroni di casa protestano, ma il regolamento non si esprime a riguardo l’arbitro Romain Poite è chiaro con Hartey e compagni: “Sono l’arbitro, non il coach”. Coach che, nonostante si chiami Eddie Jones, resta di sasso e accusa il collega di gioco antisportivo. A sproposito.
Italia-Irlanda 10-63, 11/2
Coach O’Shea debutta contro la sua Irlanda, che non è per nulla tenera col suo connazionale.
Italia sommersa di mete, alla fine del match la conta si ferma a nove. Come un anno fa a Dublino, un altro massacro.
Italia-Galles 7-33, 5/2
Connor O’Shea aveva debuttato sulla panchina azzurra tre nesi prima con il successo storico contro il Sudafrica, prima vittoria azzurra contro uno dei colossi dell’emisfero Sud. Sembrano però passati tre anni, perché il debutto azzurro all’Olimpico è salutato da meno di 50.000 spettatori. Il match contro i Dragoni gallesi non ha storia.
2016
Galles-Italia 67-14, 19/3
È l’ultimo match sulla panchina azzurra per Jacques Brunel. Dispiace che il futuro coach della Francia, fautore di successi storici con l’Italia, finisca l’avventura con una sconfitta così pesante. Il Millennium Dome non fa sconti e l’Italia s’inchina al Galles
Irlanda-Italia 58-15, 12/3
Nove mete a due, dominio verde in una Dublino in festa, un anticipo di San Patrizio. Per noi un incubo annunciato.
Italia-Scozia 20-36, 27/2
68.000 paganti all’Olimpico per spingere gli azzurri alla vittoria, ma l’Italia delude senza appello contro una Scozia raramente così concreta e spietata in trasferta. Le mete di Ghiraldini e Fuser non riducono lo sconforto.
Italia-Inghilterra 9-40, 14/2
Tre calci di Carlo Canna e poco più. Troppo poco per i 71.700 dell’Olimpico, traditi da un’Italia che non ha retto la pressione di confermare la prestazione di Parigi.
Francia-Italia 23-21, 6/2
Un’Italia favolosa, a un passo dal miracolo. Quando al 73’ il piede di Haimona centrava i pali, per il 21-20, Parigi stava vacillando. Due minuti dopo, il controsorpasso francese col piazzato di Plisson spegneva i nostri sogni, che sei giorni dopo avremmo scoperto essere solo illusioni.
2015
Italia-Galles 20-61, 21/3
Finisce male il Sei Nazioni 2015, l’Olimpico si entusiasma nel primo tempo, ma nel secondo deve assistere passivamente al monologo gallese.
Italia-Francia 0-29, 15/3
Il pubblico dell’Olimpico accorre in massa, più di 67.000 persone, per l’Italia reduce dall’impresa di Edimburgo. Davanti al pubblico amico, però, la nazionale accusa la pressione e non segna neanche un unto contro la Francia.
*foto tratta da www.rugbymeet.com