Anche quando sono praticamente identici, i gemelli sono due persone distinte: a voi genitori il compito di aiutare ciascun figlio ad acquisire autonomia e sviluppare la propria identità, nel rispetto di un legame speciale.
Voi genitori avete il compito di aiutare ciascun figlio ad acquisire autonomia e sviluppare la propria identità, nel rispetto di un legame speciale e profondo che si instaura tra i due fin da quando hanno condiviso l’utero materno.
Cosa potete fare cari genitori?
Rispettate e valorizzate l’unicità di ciascuno per supportarne la crescita e favorire l’indipendenza l’uno dall’altro e…….per questo:
- non vestiteli allo stesso modo;
- evitate lo stesso taglio di capelli;
- ritagliate un po’ di tempo da dedicare a ciascun figlio;
- differenziate le loro esperienze, ma questo non significa che non assecondiate le loro inclinazioni e i loro desideri, che possono essere uguali o diversi;
- non innescate il meccanismo per cui un gemello è della mamma e l’altro è del papà, entrambi devono riuscire ad avere un rapporto individuale con ciascuno dei due;
- non ha senso che forziate uno a praticare l’atletica leggera e l’altro il nuoto, oppure uno il calcio e l’altro la pallacanestro; sono loro che devono scegliere…….non voi! Comunque non devono “mai stare” nella stessa squadra o nello stesso gruppo, è molto difficile per l’Istruttore gestirli e non fare discriminazioni; ognuno di loro ha dei “talenti” da spendere, fate in modo che li spendano nel migliore dei modi;
- fate in modo che le attività extrascolastiche siano differenziate, perché possono rappresentare un’occasione di separazione non traumatica dal gemello, che rappresenta una figura fondamentale di attaccamento; ma questa valutazione non deve prevaricare sui loro interessi e se coincindono;
- se potete non iscriveteli a scuola nella stessa classe, perché differenziare il loro percorso scolastico serve per fare emergere la personalità e il carattere di ciascuno, potrebbero essere loro a chiedervelo; se invece chiedono di stare nella stessa classe assecondateli;
- non forzateli ad avere amici diversi, in fondo i gemelli giocano insieme fin dalla pancia della mamma: sono alleati, compagni di avventure, sono complici che si intendono tra loro solo con un’occhiata e a volte sviluppano un linguaggio segreto, tutto loro, incomprensibile per gli altri.
E poi? I conflitti, i paragoni
I gemelli litigano tra loro, solo che i loro litigi tendono a essere più intensi, perché in fondo avevano già iniziato a competere nell’utero materno per lo spazio, per il cibo e per la sopravvivenza. La loro è una competitività che successivamente si trasforma in rivalità per riuscire a ottenere le attenzioni degli adulti e poter soddisfare i bisogni che spesso insorgono nello stesso momento.
Voi genitori dovete dare a ciascuno ciò di cui ha bisogno, dal punto di vista relazionale e affettivo, perché anche se hanno le stesse esigenze materiali nello stesso momento, non sono uguali e…….riuscire a differenziare il proprio approccio in base alle caratteristiche di ciascuno può essere d’aiuto, non solo per sanare i conflitti ma anche per favorire lo sviluppo della loro identità.
Vi prego, non fate mai paragoni, i confronti sono da evitare perché possono alimentare la rivalità e l’idea che l’altro rappresenti un limite alla propria libertà, fate attenzione a non dare ragione sempre a uno a discapito dell’altro, o valorizzare solo i traguardi e i successi di uno: è importante cercare di incoraggiare entrambi, facendo leva sui rispettivi punti di forza.
Ognuno di loro possiede le proprie capacità, le proprie conoscenze e le proprie abilità, fate in modo che maturino continuamente esperienze diverse, senza imposizioni e obblighi.
Conclusioni
Voi genitori avete il compito di osservare e capire le dinamiche gemellari per poter supportare adeguatamente l’uno e l’altro.
Non dovete stupirvi se a volte i gemelli sviluppano modi di essere complementari: quando uno è attivo e l’altro passivo, quando uno è estroverso e l’altro introverso, non preoccupatevi, è un gioco a incastro.