Jarell Miller (23-0-1, 20) è stato trovato per tre volte positivo in altrettanti test in vista della sfida mondiale dell’1 giugno al Madison Square Garden di New York contro Anthony Joshua.
Per quel match avrebbe incassato una borsa di cinque milioni di dollari e ne avrebbe presi altre tre per due successivi incontri su DAZN, anche in caso di sconfitta.
Il match è saltato. Big Baby è solo l’ultimo di una lunga lista di pesi massimi coinvolti in brutte storie di doping. Leggere le pene applicate, qualsiasi sia l’organizzazione coinvolta.
Non voglio fare il ripetitivo confronto tra passato e presente, mi piace però ricordare quali fossero i pugili che negli anni Settanta occupavano la classifica mondiale dei pesi massimi: Ali, Frazier, Foreman, Norton, Bugner, Lyle, Shavers, Holmes…
Credo sia il caso di sottolineare alcune note della World Anti-Doping Agency (WADA) sul tema doping.
1. Non esiste minima quantità se ce ne è abbastanza per rilevare la positività.
2. Non esiste involontarietà, ogni atleta è responsabile delle sostanze che assume consapevolmente o meno.
3. Non esiste la supposizione che non abbia influito sulla prestazione.
Luis Ortiz.
Positivo l’11 settembre 2014 nel match contro Lateef Kayode.
Squalificato per nove mesi.
Una settimana dopo la fine della squalifica batte Byron Polley (27-18-1).
Quattro mesi dopo disputa l’interim Wba e sconfigge Matias Ariel Vidondo.
Il 29 settembre 2017 positivo al doping in vista della sfida a Deontay WIlder per il titolo Wbc.
Il 2 novembre la Wba lo squalifica per un anno e lo toglie dalle classifiche.
Il Wbc lo multa per 25.000 dollari e non prende altri provvedimenti.
L’8 dicembre 2017 torna sul ring e batte per kot 2 Daniel Martz.
Il 3 marzo 2018 disputa il mondiale Wbc contro Deontay WIlder e perde per kot 10.
Oggi è numero 8 Ibf, numero 3 Wbc.
Anni: 40.
Ultimo match: 2 marzo 2019, batte ai punti in 10 round Christian Hammer.
Shannon Briggs.
Positivo nell’aprile 2017 a un controllo in vista del match del 3 giugno contro Fres Oquendo per il titolo Wba.
La Wba lo sospende per sei mesi.
Briggs ha 47 anni.
Ultimo match: 21 maggio 2016, vince per ko 1 contro Emilio Ezequiel Zarate.
Il 5 marzo 2019 annuncia di avere chiesto la licenza britannica e di volere sfidare David Haye, ritiratosi dopo la sconfitta contro Bellew.
Dice anche di avere rinnovato la licenza per gli Stati Uniti e di essere in trattative per figurare nel programma imperniato sul match Tyson Fury vs Tom Schwarz, in cartellone il 15 giugno a Las Vegas.
Fres Oquendo.
Positivo il 6 luglio 2104 nel match contro Ruslan Chagaev al controllo fatto dalla RUSADA (l’agenzia antidoping russa) e dalla WADA.
Non combatte da quel giorno.
Ha 47 anni, è numero 3 della WBA dopo essere sceso al numero 6. Ha recuperato tre posizioni senza mai combattere.
La Wba lo ha designato per il titolo contro Shannon Briggs nel giugno 2017.
Match saltato per la positività di Briggs.
Bermane Stiverne.
Positivo il 4 novembre 2016 a un controllo in vista del match del 17 dicembre contro Alexander Povetkin per designare lo sfidante ufficiale di Deontay Wilder per il titolo Wbc.
Settantacinquemila dollari di multa, nessuna squalifica.
Negli ultimi quattro anni:
perde ai punti in 12 il mondiale contro Deontay Wilder,
sconfigge Deric Rossy (30-10-0) finendo al tappeto nel primo round e vincendo di stretta misura (96-93 96-93 95-94),
il Wbc lo nomina sfidante ufficiale,
perde per ko 1 contro Wilder,
perde per kot 6 contro Joe Joyce il 23 febbraio scorso.
Alexander Povetkin.
Positivo il 21 maggio 2016 a un test sostenuto sette giorni prima.
Niente squalifica.
Il 17 dicembre 2016 deve affrontare Bermane Stiverne per designare lo sfidante ufficiale di Deontay Wilder.
Il 15 dicembre l’annuncio di una nuova positività.
Ancora nessuna squalifica.
Stiverne si rifiuta di fare l’incontro.
Il 3 marzo 2017 il Wbc lo multa di 250.000 dollari e lo squalifica a tempo indeterminato, può presentare la richiesta di licenza il 4 marzo 2018. Fino a quella data non è autorizzato a combattere per alcuni titolo Wbc.
L’1 luglio 2017 batte Andriy Rudenko per i titoli Wba Continentale e Wbo Internazionale. Successivamente supera anche Christian Hammer e David Price.
Il 22 settembre 2018 perde per kot 7 il mondiale contro Anthony Joshua.
È numero 9 Wba, numero 7 Wbc.
Ha 39 anni.
Lucas Browne.
Positivo il 5 marzo del 2016 nel match vinto contro Ruslan Chagaev per la cintura Wba. Positivo sia al primo che al secondo test.
Titolo revocato, sanzione pecuniaria, sei mesi di squalifica. Pena ridotta.
Torna sul ring il 2 giugno, batte prima del limite Matthew Greer (16-20-0, dieci sconfitte per ko).
Le cronache dicono sia positivo anche a un test del novembre 2016.
La Wba lo designa sfidante ufficiale al titolo contro Shannon Briggs.
Il match salta.
Il 24 marzo 2018 perde per ko 6 contro Dillian Whyte per il titolo Wbc silver.
Stasera, 20 aprile 2019, affronta a Londra Dave Allen (16-4-2, 13 ko).
Ha 40 anni.
Dillian Whyte.
Positivo nel 2012.
Il BBBC lo squalifica per due anni.
Torna il 21 novembre 2014.
Ha 31 anni.
È numero 1 per il Wbo e numero 4 per la Wba.
Manuel Charr.
Ultima nota sulla categoria.
Non si tratta di doping, ma credo aiuti a capire come siano realizzate le classifiche degli Enti mondiali.
Charr ha un record di 31-4-0.
Negli ultimi otto match è stato sconfitto tre volte, due delle quali per knock out.
Ha 34 anni e non combatte dal novembre del 2017.
In carriera ha affrontato due soli pugili di classifica ed è stato battuto da entrambi prima del limite.
Nelle ultime tre stagioni ha sostenuto solo tre incontri.
Nel 2016 è stato fermo un anno per un’operazione all’anca.
Prima aveva battuto un signore di 42 anni, un altro di 36 e uno che su boxrec.com figurava al numero 574 della sua categoria.
L’ultimo combattimento l’ha sostenuto il 25 novembre 2017 contro un rivale che all’epoca aveva quasi 41 anni, era inattivo da diciotto mesi. Un tizio che nonostante fosse a riposo era riuscito a scalare cinque posizioni nel ranking mondiale: dal numero 7 era infatti passato al numero 2.
Il tizio si chiama Alexander Ustinov e il match era valido per il mondiale Wba dei pesi massimi.
*articolo del 20 Aprile 2019 ripreso da https://dartortorromeo.com/2019/04/20/big-baby-e-solo-lultimo-caso-nella-lista-nera-il-massimo-della-boxe-2/