La finale dei Playoff di FedEx Cup è come l’unica settimana di ferie. Ne parli da un anno, la aspetti come un bambino aspetta il giorno di Natale, t’immagini come potrebbe essere. Ecco, stasera per gli amanti del golf iniziano le vacanze. Che quest’anno sembrano essere ancora più entusiasmanti perchè diverse dagli anni passati; hai cambiato meta e piano di viaggio. Vuoi che sia indimenticabile. Questa finale, in un modo o nell’altro, lo sarà.
Lo sarà perchè segna una svolta importante: anche il Pga Tour sta cercando di attirare e attrarre più pubblico possibile. Dalla fredda matematica quest’anno si passa al caldo entertainment, termine oltremodo caro agli americani. La finale si gioca sul percorso di East Lake, Atlanta, in Georgia, e a disputarla sono i trenta giocatori che hanno racimolato più punti FedEx tra regular season e Playoff. A comandare la classifica c’è Justin Thomas, freschissimo vincitore al Bmw Championship di Chicago; partirà dal tee della uno con uno score di -10. Il cambiamento principale è proprio questo: i giocatori, in base alla loro posizione in classifica FedEx, avranno un diverso punteggio di partenza, il cosiddetto Starting Strokes. Chi vincerà il Tour Championship sarà anche lo stesso che vincerà la FedEx Cup. Di seguito la “griglia”:
Come si vede, la leadership di Justin Thomas potrebbe durare anche una sola buca. Il favorito, alla luce di ciò che è accaduto a Chicago, dovrebbe essere proprio lui, che tra l’altro ha giocato tre volte a East Lake ed è sempre arrivato tra i primi sette. Dietro, però, ci sono gli squali, ovvero Brooks Koepka, Rory McIlroy e Jon Rahm. Secondo gli esperti sono questi tre i rivali più pericolosi di JT per la vittoria finale. Brooks scatterà con tre colpi di ritardo sul leader, ma è ormai nota la sua freddezza nelle situazioni di tensione (e, c’è da scommetterci, ce ne sarà parecchia). Anche lui ha giocato tre volte sul percorso di Atlanta, ma l’unico risultato degno di nota è un sesto posto raggiunto nel 2017. “Sicuramente sarà diverso partire con tre colpi di svantaggio – ha spiegato Koepka – ma quello che devo fare è cercare di ridurre lo svantaggio il più presto possibile.”
Per Rory McIlory potrebbe essere la svolta di un’intera stagione, visto che per lui l’annata è stata a dir poco deludente e ha toccato punti bassissimi, come il taglio non superato nell’Open Championship giocato “a casa sua”. Il nordirlandese ha cinque colpi di svantaggio rispetto a Thomas, e anche per lui l’americano è il favorito: “Di sicuro è più avvantaggiato, nonostante questa nuova formula lasci spazio anche a coloro che, ad esempio, partono pari col par e hanno dieci colpi di ritardo. Bisognerà stare attenti anche a loro”.
Jon Rahm, invece, ha focalizzato la sua attenzione al percorso: “Dovrò essere il più preciso possibile, soprattutto sui green. Solo così avrò delle chance per vincere la FedEx Cup.” Thomas ha parlato del Tour Championship in modo più generale: “La vera sfida sarà restare concentrato dalla prima alla settantaduesima buca. Non dovrò guardare il leaderboard, ma cercare di fare il massimo. L’attenzione al mio gioco sarà fondamentale.”
Nel field non figurano Tiger Woods e Francesco Molinari, che non si sono qualificati: il primo non potrà difendere il titolo vinto l’anno scorso e tra qualche settimana inizierà la preparazione per lo Zozo Championship di ottobre in Giappone (oltre che per la President Cup), mentre Chicco sta lavorando per il finale di stagione sullo European Tour.
L’altro grande cambiamento riguarda il prize money. Il vincitore del Tour Championship (e quindi della FedEx Cup) guadagnerà 15 milioni di dollari: mai un torneo di golf ha avuto un montepremi così alto Il secondo prenderà 5 milioni, il terzo 4. Chi giungerà sesto si vedrà accreditati 1.9 milioni di dollari, cifra comunque superiore a quella guadagnata dai vincitori Major di quest’anno (intorno agli 1.6 milioni). Ci sarà tensione. Ne siamo certi.