Domani si gioca la finale della Coppa dei Campioni latinoamericana. La partita è stata trasferita da Santiago del Cile a Lima a causa della situazione politica in Cile. Gira voce nel mondo del calcio che siano tifosi del River Plate sia Messi sia Ronaldo.
Il dna del River. Tra il 1941 e il 1946 vincono tutto, ma quello è il meno: i Millonarios rivoluzionano il modo di giocare a calcio. La base, certo, è nell’origine del gioco in Sudamerica: non il collegio né i prati verdi inglesi, ma il potrero, il cortile, spazi spesso angusti, dove il controllo di palla diventa un’arte, il dribbling una fioritura spesso necessaria, se vuoi portare a casa risultati e caviglie. Non a caso, il futbol poi denominato criollo, per differenziarlo da quello british, è stato anche chiamato “alma del potrero”. | Federico Buffa e Carlo Pizzigoni, Rivista Undici, 14 dicembre 2015
Il portiere para rigori del Flamengo. Alves non è uno dei portieri più famosi del Brasile: non raggiunge una dozzina di partite con la nazionale. Ma possiede una storia piuttosto singolare che lo consacra come il miglior para rigori al mondo. È arrivato alla squadra di Rio a metà del 2017 con una grande reputazione guadagnata in Spagna, dove in dieci stagioni ha giocato per Almeria e Valencia ed è diventato il primatista della Liga fermando 22 dei 47 tiri che gli hanno calciato nello specchio (due sono stati calciati fuori). Cioè, quasi il 50%. … Ha fermato tutti i grandi della Liga, compresi Ronaldo e Messi. Cristiano sbagliò il primo quando Alves era all’Almeria. Poi è successo altre due volte giocando contro il Valencia, ed entrambe le volte al Bernabéu. Messi gli ha segnato 4 volte su 5 e l’unico errore è del 2012 al Mestalla in Coppa del Re. Alves ha parato la maggior parte dei tiri tuffandosi a destra. “Esiste una pressione per chi calcio e io uso tutte le armi a disposizioni per sfruttarla. In quel momento è necessario un gran controllo. Ma adesso esiste anche una gran pressione e una gran responsabilità per me. Spero che con il River non si vada ai rigori. C’è troppa sofferenza”. | Sebastián Prats, la Nación
Gli appunti di Gallardo. C’è stata anche una spy story sui suoi quaderni segretissimi. Prima del Superclásico dell’anno scorso a Madrid, gli appunti sarebbero stati rubati assieme al passaporto. A Buenos Aires vennero infatti rinvenuti alcuni fogli scritti dal tecnico, tutti contenuti in una cartella ufficiale con lo stemma del River Plate, oltre al passaporto dello stesso Gallardo. Sarebbero stati trafugati dall’automobile dell’allenatore e lasciati poi in un bidone dell’immondizia nei pressi del Monumental: gli appunti, fotografati, mostravano la programmazione settimanale degli allenamenti della squadra con tutti gli schemi per sorprendere il Boca Juniors. Una storia avvolta nel mistero: c’è chi vocifera che questi fogli siano stati fatti ritrovare volutamente nel tentativo di depistare per l’ennesima volta gli avversari. … “Il mio libro preferito? Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. Il primo che lessi quando ero molto piccolo. Mi è rimasto impresso nella mente. Ci sono scritte cose profonde”. | Massimo Franchi, Tuttosport, ieri
La placca sulla Coppa non piaceva ai brasiliani. L’hanno fatta cambiare. Domenica sono state svelate le placche disegnate per essere applicate sulla Coppa in caso di vittoria dell’una o dell’altra squadra. A Rio hanno contestato il fatto che lo scudo del Flamengo non era quello attuale del club, che tra i colori rosso e nero non ha spazi, mentre era stato riprodotto un grigio. Inoltre, i tifosi si sono fatti sentire perché sulla placca era stato inciso il nome della città della squadra, mentre per il River solo il paese (Argentina, senza Buenos Aires). La Conmebol ha accolto il reclamo e ha cambiato la placca.
pagine | il River e gli scrittori argentini
Adolfo Bioy Casares. Domenica mi vedrai sugli spalti per incoraggiare il River. | da Diario de la guerra del maiale
Rodolfo Braceli. Signor Labruna, non prenda a male quello che ora le dico: sono un tifoso del Boca, lo sono da quando ho l’uso della ragione e della passione. Ma ciò non mi impedisce di avere la mia più alta stima e ammirazione per lei. So che è del River e giocherà nel River fino all’ultimo minuto dell’ultima partita della sua vita. | da Señor Labruna
Jorge Luis Borges e Adolfo Bioy Casares. Vecchio turista della zona di Núñez e dintorni, continuavo a notare che dal suo posto mancava lo Stadio Monumental del River. | da Esse est percipi
Tratto da www.loslalom.it
Il meglio del racconto sportivo, scelto e commentato