«In tutto lo sport non è raro incontrare storie molto amare di protagonisti caduti in disgrazia a causa di disavventure, scelte sbagliate o per altre circostanze – spiega Mario Molteni, figlio di Ambrogio, che con la sorella Pierangela ha dato vita alla Fondazione in memoria di loro papà –
In nome del padre e di una maglia, quella color «camoscioblu» della Molteni, famosa azienda brianzola di insaccati che a cavallo degli Anni Cinquanta-Sessanta e Settanta ha scritto pagine memorabili di sport con Gianni Motta, Michele Dancelli, Rudy Altig e Marino Basso, oltre che al leggendario Eddy Merckx, che di questo club è stato l’uomo simbolo. Diciotto stagioni di attività, 124 atleti hanno vestito la gloriosa maglia, di cui 77 italiani, raccogliendo la bellezza di 663 vittorie, di cui 246 solo con il fuoriclasse belga che ha vestito questa maglia per sei anni, dal 1971 al 1976.
Mario Molteni e la sorella Pierangela, dopo aver dato il primo colpo di pedale lo scorso 23 ottobre riportando la gloriosa maglia sul parquet della pista di Londra (Sei Giorni con le coppia Roger Kluge e Theo Reinhardt, ndr), stasera presentano ufficialmente questo progetto che avrà come finalità quella di aiutare i corridori in difficoltà economiche.
«La nostra famiglia – aggiunge Mario Molteni -, si è assunta l’impegno di sostenere la Fondazione, assicurandone la piena operatività fin da subito», ma è chiaro che sono più che ben accette anche contributi e donazioni che perverranno da soggetti terzi. Chi saranno i primi beneficiari? Bisogna ancora aspettare. «La Fondazione – precisa Molteni -, conta di portare un concreto aiuto almeno a due ex atleti, preferibilmente un uomo e una donna, che verranno individuati da una apposita commissione, su segnalazioni di organizzazioni sportive e di singoli appassionati. I nomi contiamo di renderli noti entro la fine dell’anno».
Venerdì 22 Marzo è continuata la bella e preziosa iniziativa , che ha attirato tanti volti noti del ciclismo e diversi ex Molteni: da Eddy Merckx a Gianni Motta a Michele Dancelli, per arrivare a Davide Boifava e Ugo De Rosa, costruttore assieme ad Ernesto Colnago, delle specialissime bici targate Molteni. «Ora c’è solo da lavorare sodo – conclude Mario Molteni – per generare attenzione attorno alla nostra Fondazione.
L’obiettivo?
Creare uno spirito di forte solidarietà tra coloro che amano questo magnifico sport per portare un aiuto significativo a chi ne ha bisogno».
*Credito foto: Vincenzo Martucci