La superficie più difficile e nobile del tennis ormai non ha più segreti per i nostri azzurri. Domenica 23 giugno, infatti, avremo la bellezza di quattro italiani in finale contemporaneamente sull’erba di Halle e del Queen’s. Jannik Sinner (ad Halle) e Lorenzo Musetti (al Queen’s) in singolare, Bolelli e Vavassori in doppio (ad Halle), stanno scrivendo un altro straordinario capitolo della storia del tennis italiano. Per la prima volta, infatti, due italiani hanno raggiunto la finale sull’erba in due tornei contemporaneamente, così come la finale in due diversi tornei ‘500’ lo stesso giorno.
SINNER, PRIMA FINALE SU ERBA E FARI PUNTATI A WIMBLEDON
Nonostante la fatica accumulata nei tre turni precedenti, tutti superati al terzo set e con tie-break, in semifinale Jannik Sinner è riuscito a contenere le velleità e l’aggressività di Zhizhen Zhang, n. 42 del mondo, dominandolo 6-4 7-6(3) in un’ora e 40 minuti. Una prestazione soddisfacente, in cui Jannik non ha mai concesso palle break, ha annullato un set point sul 6-5 Zhang nella seconda manche ed è riuscito ad essere sempre in controllo e inscalfibile nei momenti più caldi e pericolosi. Un risultato che gli regala così la prima finale sui prati, la quarta dall’inizio della stagione dopo le tre vinte all’Australian Open, a Rotterdam e Miami, la 18esima finora in carriera. Dall’altra parte della rete, domenica, ci sarà il suo grande amico Hubi Hurkacz, nonché suo partner nel torneo di doppio ad Halle (hanno perso al secondo turno). Il polacco è stato campione ad Halle nel 2022 e i due sono 2-2 negli scontri diretti. Non solo. Sinner è il terzo giocatore n. 1 in finale al “Terra Wortmann Open” dopo Roger Federer e Daniil Medvedev; inoltre, è il 12esimo a disputare una finale al suo primo torneo da n. 1 del mondo, l’ultimo a riuscirci fu Andy Murray nel 2016, alle ATP Finals, dove vinse il titolo. Jannik raggiunge così Berrettini, Seppi, Sonego e Musetti nella rosa degli azzurri che hanno disputato almeno una finale su tutte le superfici.
Un traguardo che lo proietta tra i grandi favoriti a Wimbledon, ancor più di quanto già non lo fosse come n. 1 del mondo; del resto, il tennista di Sesto ha già calcato i sacri prati di Church Road con notevole successo, avendo raggiunto i quarti nel 2022 e la semifinale (la prima in uno Slam) nel 2023, persa con Djokovic. Certo, attenzione a Carlos Alcaraz. Campione uscente e n. 2 del ranking, nonostante la prematura sconfitta al secondo turno al Queen’s, sulla carta forse rimane ancora il favorito, tallonato però da Jannik, se in salute; anche perché sulla partecipazione di Djokovic allo Slam londinese c’è ancora un grande punto di domanda. Reduce dalla delicata operazione al ginocchio lo scorso 5 giugno, il serbo sta facendo di tutto per rientrare ai Giochi di Parigi con un recupero lampo. Ce la farà ad essere pronto addirittura per Wimbledon?
Con il successo contro Zhang, Sinner ha messo a segno la 37esima vittoria stagionale, a fronte, finora, di sole 3 sconfitte (a Montecarlo, Madrid e Roland Garros).
… ANCHE LA FIDANZATA ANNA IN FINALE A BERLINO
E poi, la ciliegina sulla torta: affrontare una finale è ancora più dolce insieme alla propria fidanzata… Proprio così, anche Anna Kalinskaya, in coppia con l’azzurro da alcuni mesi, sarà impegnata in finale all’ “ecotrans Ladies Open”, torneo ‘500’ di Berlino. Dopo aver sconfitto in semifinale Vika Azarenka in una battaglia in tre set, la 25enne di Mosca (24 WTA) sfiderà per il titolo la vincente del match tra Coco Gauff e Jessica Pegula. Anna e Jannik potrebbero così replicare l’exploit di sollevare entrambi un trofeo lo stesso giorno già riuscito ben due volte ad un’altra coppia del circuito, Alex De Minaur e Katie Boulter. Nel mese di marzo, Alex aveva vinto ad Acapulco mentre lo stesso giorno Katie si imponeva a San Diego; i due hanno ancora centrato il doppio successo la settimana scorsa, con l’Aussie protagonista a s’-Hertogenbosch e la britannica trionfante a Nottingham.
L’ERBA DI MUSETTI È SEMPRE PIÙ VERDE
Continua la favola di Lorenzo allo storico torneo del Queen’s. In semifinale, il 22enne di Carrara ha tenuto testa ad un esperto dei manti erbosi come l’australiano Jordan Thompson, n. 43 ATP, riuscendo ad imporsi alla distanza per 6-3 3-6 6-3 in 2 ore e 17 minuti. Bravissimo nel mantenere i nervi saldi nonostante la reazione vincente dell’avversario nel secondo parziale, Lorenzo non si è perso d’animo e ha continuato a sfoggiare un tennis delizioso, ricco di fantasia e soluzioni che, nel protrarsi dei game, ha fatto la differenza. Una svolta importantissima, per l’atteggiamento fiducioso e vincente e per il risultato ottenuto da Lorenzo che domenica giocherà la sua prima finale su erba (la prima della stagione e la terza in carriera), diventando così il terzo italiano ad issarsi all’ultimo round del prestigioso torneo londinese dopo Berrettini (2021-2022) e Tieleman (1998). Come nel caso di Sinner, anche Musetti può vantare da oggi almeno una finale su tre superfici diverse. Nell’ultimo atto della gara incrocerà la racchetta con quella dell’americano Tommy Paul, vittorioso in due set contro Sebastian Korda. “Lollo” potrà così affrontare il grande test di Wimbledon con maggiore fiducia e convinzione dopo che, fino ad ora, aveva raggiunto al massimo il terzo turno.
LA CORSA VINCENTE DI BOLELLI E VAVASSORI
Magnifici Simone Bolelli e Andrea Vavassori, in testa alla Race per Torino. Al “Terra Wortmann Open” il duo azzurro, n. 1 del seeding, sfiderà per il titolo la coppia n. 2 del torneo, i tedeschi Krawietz e Puetz, traguardo che li distingue per aver raggiunto la finale su tre superfici diverse. Si tratta della quarta finale dall’inizio della stagione, dopo quella dell’Australian Open, Buenos Aires e del Roland Garros. Ricordiamo che Simone e Andrea hanno raggiunto anche la semifinale a Indian Wells e a Roma e i quarti a Montecarlo e Madrid.