Il 23 Ottobre 1940 a Tres Coracoes, stato brasiliano di Minas Gerais, viene registrato all’anagrafe un bimbo appena nato di nome Edson Arantes do Nascimiento. È in questo giorno che nasce la leggenda di Pelé.
Nel Brasile del terzo millennio, nel Brasile che ospita i Mondiali 2014, tutti sono convinti che nessuno sia stato immenso come Pelé. Forse soltanto Di Stéfano può stargli al fianco. Pelé dunque va considerato al di sopra del più alto livello calcistico, su una sorta di stratosfera in cui operano soltanto i semidei. Il suo gioco è stato così vario da sfuggire a un giudizio sommario. Il suo repertorio non aveva limiti; sapeva essere attaccante o difensore in qualsiasi posizione si trovasse. Incomparabile nell’elevazione, stupendo negli assist, risoluto e potente al tiro, fantasioso e unico nei dribbling e nelle finte.
Pelé a 18 anni giocava come un vecchio esperto e questo lo ha subito elevato a rango di “O Rey”, un re su di un piedistallo da dove illuminare la storia del calcio. La sua parabola calcistica inizia da adolescente quando entra a far parte della Bacuinho, la squadra giovanile del Baurù Atletic Club diretto da Waldemar de Britto, vecchio giocatore degli anni ’30. A 16 anni debutta nel Santos giocando contro il Corinthias in sostituzione di Del Vecchio. Un anno dopo entra a far parte della nazionale e in un incontro con l’Argentina, pur perdendo, realizza l’unico gol del Brasile.
Il 1958 è l’anno della consacrazione. Assieme a campioni del calibro di Didi, Garrincha, Vavà, Zito, Nilton e Djalma Santos, Pelé incanta il pubblico svedese conquistando il suo primo campionato del mondo. Gli altri arrivano nel 1962 in Cile e nel 1970 in Messico.
Nel 1974 lascia il Brasile accettando l’invito di Henry Kissinger che lo prega di entrare a far parte della rosa dei Cosmos di New York. Per tre anni gioca con questa squadra che aveva come obiettivo la propaganda del calcio nel continente nordamericano. Nel 1977 un sondaggio mondiale certifica che per 95 persone su 100, lui, Pelé, è la persona più famosa al mondo.
Ha chiuso la carriera con 1364 partite giocare e 1284 gol segnati. Mai nessuno come O’Rey.