Mi ero ripromesso di non scrivere più niente sullo sport e sulla scuola, mi ero ripromesso di stare in silenzio, ma di fronte a questa ingiustizia non posso stare zitto.
Da uomo di sport, da Insegnante, Istruttore, Allenatore e da Educatore!
Nel silenzio
Nel silenzio generale è passata anche questa norma (come molte altre che non hanno né capo né coda), nonostante le voci insistenti dei genitori, degli Istruttori e degli Allenatori e delle Società Sportive e …… a pagare sono ancora i giovani.
In un’Italia, rassegnata, vinta dalla pandemia, invasa dei continui DPCM (che si contraddicono continuamente), in un’Italia paurosa e “supina”, contrassegnata da follie e ingiustizie, ha vinto l’ingiustizia: è stato introdotto il SGP (Super Green Pass) per i/le ragazzi/e dai 12 anni in avanti, per l’attività sportiva sia all’aperto e sia al chiuso.
“Stop” allo sport …….. ancora una volta!
Dopo le “chiusure” in questi ultimi due anni, dopo la Dad, dopo i banchi a rotelle, dopo le finestre aperte in classe, dopo le igienizzazioni continue delle mani, dei palloni, degli attrezzi, dopo il distanziamento in palestra, dopo l’attività sportiva da praticare solo individualmente, dopo …… è arrivato nel 2022 il momento dell’addio a calcio, pallacanestro, pallavolo, tennis, rugby, pattinaggio, danza, nuoto per molti ragazzi/e. Molte Società Sportive non potranno partecipare ai campionati, per le decimazioni di molti atleti e questi ragazzi, senza alcuna colpa, si ritrovano esclusi, ancora una volta, dalla vita sociale e da quello sport ultimamente incensato da tutti (in primis Vezzali, Malagò, Bianchi e a seguire Speranza, Sileri e “compagnia cantante”) come momento di crescita, di formazione e di salute.
Lo slogan preferito
“In Italia il nostro Sistema Sportivo è ottimo, guardate quante medaglie abbiamo vinto alle Olimpiadi”: questo era lo slogan preferito dal C.O.N.I., dal Governo (Vezzali in prima fila).
E cosa è stato fatto?
Poco o nulla, chi “lecifera” in fatto di sport in Italia non è “tanto competente”, c’è “una guerra tra poveri” (C.O.N.I., Sport e Salute, Governo) per distribuire i soldi alle F.S.N., il MIUR non investe nell’attività sportiva, mancano le palestre e gli impianti sportivi, mancano i finanziamenti per l’introduzione dell’Insegnante di Educazione Fisica nella Scuola Primaria, “si “buttano” i soldi per i contraccettivi dei cinghiali e non si costruiscono impianti sportivi polivalenti.
Che politica è questa?
L’Italia
Ma questa è l’Italia, l’Italia che vive ora in una situazione di crisi economica, di crisi esistenziale, di crisi di valori, ma di rispetto assoluto delle regole e ….. la regola primaria “ultima” è quella di “stoppare” lo sport ai tredicenni senza SGP!
Che cosa ne sa il Ministro Speranza di attività sportiva, ma la Legge è Legge e dai 12 anni in avanti, chi non è vaccinato non può più praticare attività sportiva, non può più misurarsi con i coetanei con i quali va a scuola e socializza e di conseguenza non ha più nessuna possibilità di sfogo (certo, molti parlamentari al Governo hanno detto che l’attività sportiva non è essenziale!), dopo magari una mattinata in Dad.
Cari ragazzi
Cari ragazzi, non è colpa vostra, se i vostri genitori hanno scelto di non vaccinarvi (ndr: il vaccino a quest’età non è obbligatorio per legge, tantomeno per i minorenni), non potete fare nulla: non valgono più i tamponi giornalieri, non valgono più i certificati medici, o vi vaccinate oppure non potete più giocare! Mi piacerebbe conoscere il criterio di questa scelta, fino a 12 anni niente SGP e dopo sì!
Chi l’ha deciso? C’è una motivazione fisiologica? Biomeccanica? Scientifica?
Solo in Italia
Mi risulta che nessun altro Paese al mondo abbia introdotto una norma talmente irrazionale, ma in un’Italia sempre più “supina” ad accettare tutto (per paura del contagio) è passata anche questa norma.
Ha vinto il Super Green Pass
Ha vinto il SGP anche nello sport a livello giovanile e le Società Sportive, quasi tutte, hanno accettato supinamente: Istruttori, Allenatori e Dirigenti hanno comunicato ai ragazzi che chi non ha il Green Pass non può più giocare e per dirla come al Concorso di Miss Italia: “caro ragazzi per voi l’avventura sportiva finisce qui”.
E magari i genitori hanno pagato la quota intera per un anno per far giocare il figlio o la figlia e chi paga? Pagano sempre i giovani, spesso vittime di una cattiveria sociale che li porterà ad essere “incazzati” per molto tempo e che genererà in loro sfiducia nelle Istituzioni e nelle regole della convivenza sociale.
Ognuno dovrà avere in tasca il vademecum con scritto “dove si può andare e dove non si può andare, cosa mi è permesso di fare e cosa non posso fare”, l’unica cosa certa è che senza SPG non si può praticare attività sportiva dopo i 12 anni. Prima sì, dopo no!
E tutti addosso ai genitori che non fanno vaccinare i figli
Leggevo ieri su FB “Multati ragazzi tredicenni che giocano a calcio senza Super Green Pass” e a seguire alcuni commenti del tipo: “Hanno fatto bene a multarli, le regole sono regole!”, “Il rispetto delle regole deve essere sacro per tutti”.
In un’Italia dove:
- ognuno “tira l’acqua al proprio mulino”;
- cresce l’isolazionismo e la paura;
- molti hanno perso il lavoro;
- molti negozi e fabbriche hanno “chiuso”;
- molti sono “stati sospesi” dall’insegnamento e dal lavoro (e senza stipendio);
- molti brillano per incapacità e incompetenza (ma “sparano” sentenze) ……..
è difficile comprendere come tutto questo possa essere visto come cosa buona è giusta.
Chi paga? Pagano sempre loro: i più piccoli.
Giù le mani dai ragazzi
Questo è lo specchio di un’Italia dove si parla sempre in funzione di un bene collettivo, ma scusate, ……. privare i ragazzi dello sport dopo i 12 anni è un bene collettivo??