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Quanti atleti sono riusciti ad affrontare sia un’Olimpiade estiva che un’invernale? Probabilmente il numero si può contare sul palmo di una mano per via della grande distanza che c’è fra le discipline. Eppure in un futuro non troppo lontano Anna Maria Ghiddi potrebbe riuscire in questa impresa grazie alle sue doti sia nello skiroll che nello sci di fondo.
Detentrice della Coppa del Mondo Juniores fra i roller, la 18enne di Pavullo nel Frignano ha espresso il proprio talento anche sulla neve diventando un’atleta su cui puntare per il futuro dello sport italiano. Il tutto in attesa che gli sport rotellistici possano entrare a far parte del programma a cinque cerchi e consentire così ad atleti come la portacolori dell’Olimpic Lama di sognare una magica doppietta.
Anna Maria, quest’anno è arrivata la vittoria della Coppa del Mondo generale. Come ha vissuto questo trionfo internazionale?
E’ stata una bella esperienza. Rispetto all’anno scorso mi sono trovata meglio visto che in squadra sono entrati ragazzi giovani. Da un punto di vista tecnico sono apparsa a mio agio nelle sprint da 200 metri grazie anche a un miglioramento nella tecnica. Essendosi abbassata l’età media, ho sentito gli allenatori ancor più presenti. Abbiamo fatto molti raduni e ciò mi ha consentito di potermi allenare con i più grandi e preparami al meglio agli appuntamenti di Coppa del Mondo.
In Coppa del Mondo ha dimostrato di poter dominare dalle sprint di 200 metri alle mass start da 16 chilometri. C’è una distanza che predilige?
E’ una conseguenza. Venendo dallo sci di fondo mi concentro principalmente sulle distanze più lunghe e, in generale, anche d’inverno vado bene nello sprint. Resistenza e stabilità ci sono già, abbiamo però dovuto affinare la tecnica perché nelle sprint da 200 metri ci sono diversi passi che richiedono molto lavoro, allenamento specifico e con un po’ di tempo siamo riusciti a centrare l’obiettivo.
Nello specifico, come si svolgono le sprint da 200 metri?
In media durano dai 25 ai 30 secondi e, come nel fondo, ci sono le qualifiche che designano le batterie e da lì in poi si continua fino alla finale con sfide “uno contro uno”.
In molti considerano lo skiroll come un ripiego rispetto allo sci di fondo oppure come allenamento estivo. Perché ha deciso di puntare tutto su questa disciplina?
Quando ho iniziato a far fondo, ho sempre utilizzato lo skiroll per prepararmi. Negli ultimi tre anni ho intrapreso la strada delle gare su spinta dei nostri allenatori per vedere se migliorassimo nella stagione invernale. Per me è stato così perché ho visto dei passi in avanti. Molti non vogliono fare la stagione estiva perché pensano che ciò abbia ripercussioni sul fondo, in realtà non ho mai riscontrato fenomeni del genere e solo a fine stagione stacchiamo prima di ripartire.
La sua attività negli skiroll può diventare un lavoro in futuro?
A mio parere sì. Bisogna però puntare molto sui giovani e promuoverlo. Talvolta viene messo in ombra rispetto al fondo non essendo uno sport olimpico, ma creando delle piste da skiroll utilizzabili a livello turistico e mostrandolo anche sui social consentirebbe di farlo conoscere molto di più.
Lo scorso anno ci sarebbero dovuti essere i Mondiali a Lazzate, ma tutto è saltato all’ultimo momento. Ci speravate di gareggiare in casa?
Assolutamente sì. Per me è stato quasi un vantaggio perché ho potuto riposarmi evitando di fare gare una attaccata all’altra, però per molti è stato un duro colpo.
Negli ultimi due anni ha fatto però incetta di medaglie fra le juniores senza mai aggiudicarsi il titolo iridato. Cose le è mancato per raggiungere questo traguardo?
In Lettonia ci siamo trovati di fronte una serie di nazionali che in Kazakistan non erano presenti, come le svedesi che provengono dal fondo. Sono state gare toste, soprattutto nella mass start dove abbiamo avuto un confronto diretto e sono arrivata seconda, mentre la scandinava è arrivata prima di me. Nella sprint mi è mancato l’incremento di velocità rispetto alla mia diretta avversaria, mentre nell’individuale sono arrivata quinta in un format che accuso di più. In queste gare bisogna conoscersi molto bene, gestire ogni giro e non partire troppo piano con la paura di stancarsi. Su questo devo ancora lavorare e ne ho già parlato con il mio allenatore.
C’è un atleta a cui si ispira in questo settore?
Pensando agli atleti più grandi, che si allenano insieme a me, penso a Emanuele Becchis che è il campione iridato dei 200 metri. Questo perché lui sa gestire l’immagine sui social e per questo motivo è una fonte d’ispirazione per me. Un altro esempio è quello di Matteo Tanel a cui più volte ho chiesto consigli sulle tattiche di gara, in particolare su tracciati che non conoscevo e che invece lui aveva già affrontato più volte.
Insieme a Maria Gismondi, lei rappresenta la stella dello skiroll giovanile. Qual è il rapporto con la romana?
La conosco, anche se non sono troppo in contatto con lei. A volte ci vediamo e lei mi racconta come ci si allena all’interno di un gruppo sportivo militare e offrendomi degli spunti verso il futuro.
Come lo scorso anno ha ripreso a gareggiare in Coppa Italia nello sci di fondo. Come sta andando?
A Santa Caterina sono andata molto bene nella sprint arrivando al sesto posto, mentre non ho preso parte alla distance perché non mi sentivo troppo pronta. Ho avuto modo di entrar a far parte della Nazionale osservati allenandomi così su neve fresca, però quando sono arrivata a Sappada non stavo molto bene a causa dei malanni di stagione e per questo sono riuscita a fare solo dodicesima nella mass start.
Pensa in futuro di poter entrare a far parte della Nazionale a tutti gli effetti?
Per ora penso a far bene durante la stagione e allenarmi bene, poi se ci sarà l’occasione ben volentieri perché è una grande occasione per crescere.
Guardando verso il futuro, ha intenzione di puntare sugli skiroll oppure sullo sci di fondo ?
Vorrei puntare su entrambi perché sono consapevole che emergere nel fondo sia più complicato in quanto si tratta di uno sport olimpico. Lo skiroll è uno sport più nuovo e quindi ci sono più possibilità per i giovani.
Spera di poter un giorno affrontare le Olimpiadi nello sci di fondo?
E’ un sogno che qualunque sportivo di alto livello voglia realizzare. Spero che lo skiroll diventi uno sport olimpico così da poter puntare anche su quello per entrare nei gruppi sportivi militari. Speriamo che un giorno lo possa diventare.