Carlos Alcaraz è il settantesimo vincitore del Trofeo Conde de Godó battendo Stefanos Tsitsipas per 6-3, 6-4.
Una partita che ha dato lustro ad una edizione così importante, essendo stata tra le prime due teste di serie del tabellone. Ma non per questo chissà quanto combattuta: è stata difatti un dominio continuo da parte dello spagnolo, sostenuto ovviamente da tutto lo stadio di Barcellona, gremito in ogni angolo.
Nonostante difatti il punteggio porti a pensare ad un incontro piuttosto sudato, nella realtà dei fatti si è trattato di un assolo. Tsitsipas ha tenuto molto bene il suo servizio, ma ha anche commesso tanti (forse troppi) doppi falli. Alcaraz dal canto suo ha pennellato con la racchetta lungolinea ma soprattutto palle corte che hanno inebetito l’avversario.
Festeggiamenti doppi a Barcellona: uno spagnolo, e non uno qualunque ma Carlos Alcaraz che si proclama vincitore e la festa di San Jordi, caposaldo della tradizione catalana che si festeggiava giusto nella giornata della finale.
Tsitsipas alla premiazione parla benissimo, fa ridere e si prende tutte le simpatie del pubblico: ammette la grandezza del giovanissimo sfidante e augura a tutti gli spettatori una felice festa. Uno scroscio di applausi lo ha accompagnato.
Carlos è il beniamino della Spagna intera e non può non esserlo ancor più quando si lascia andare nel dire della propria felicità nell’avere la sua famiglia al torneo. Juan Carlos Ferrero è il punto di riferimento per il giovane che aspira a seguire le sue orme.
Finite le foto di rito, a Barcellona di rito ce n’è anche un altro, ben più simpatico e particolare delle foto con la scritta in terra del torneo. È il salto in piscina del vincitore con i raccattapalle. I festeggiamenti nella città catalana continuano tra risate, rose e terra rossa.