Novak Djokovic si è ribellato. Dopo Madrid, ha avuto un moto di orgoglio e, con le semifinali di Roma, domando Nishikori e lottando almeno per un set alla pari con Nadal, ha dato segnali di rinascita. Così, risalendo al numero 22, s’è ripreso dopo appena una settimana lo scettro di numero 1 serbo nella classifica mondiale Atp. Ricacciando indietro Filip Krajinovic, che l’aveva sorpassato e comunque lo incalza al numero 29, forte dei cinque anni di meno.
Ma se Nole recupera quantomeno una condizione dignitosa, il “gemello” Andy Murray, è ancora fermo ai box per le anche disastrate e la schiena scricchiolante, ed è sceso al numero 45 del mondo. Per cui deve sopportare il sorpasso in classifica da parte di Kyle Edmund, salito al numero 17. Una situazione assolutamente imprevedibile un paio d’anni fa, che in considerazione della diversa caratura tecnica dei due giocatori. Con il potente inglese che è comunque più giovane di otto anni dello scozzese e che, coi quarti raggiunti a Madrid, conferma i progressi tecnici e le grandi qualità di lottatore.
I continui infortuni hanno messo ko anche Milos Raonic, il bombardiere numero 1 del Canada. Ma in questo caso si può dire che il talento emergente Denis Shapovalov abbia soltanto anticipato ulteriormente i tempi, da giocatore più completo e dal potenziale migliore del connazionale, scavalcandolo nella classifica mondiale grazie alle semifinali di Madrid (con tanto di scontro diretto vinto nel terzo turno): il 19enne mancino è così salito al numero 26 del mondo, il 27enne Milos è al 28. Ed è destinato a subire un ulteriore distacco, a causa dei nuovi problemi fisici e al nuovo stop.
Appassionante è anche il testa a testa non già per il primato nazionale ma per quello continentale, asiatico, fra il giapponese Kei Nishikori e il coreano Hyeon Chung: il 28enne, al rientro dopo l’ennesimo infortunio, sta reagendo al 22enne, anche lui bloccato, adesso, da un problema alla caviglia. La distanza è minima: il primo campione delle Next Gen Finals di Milano è numero 20 del mondo, Nishikori è 21. E la situazione è rimasta invariata anche dopo Roma, dove il coreano non ha giocato e s’è presentato solo per salutare la nuova edizione della fortunata sfida di fine anno fra i migliori under 21 del mondo, del 6-10 novembre, sempre alla Fiera di Milano, mentre Kei ha ceduto nei quarti a Djokovic. Con la ferma intenzione di tornare re dell’Asia grazie ai risultati del Roland Garros al via domenica a Parigi.
Vincenzo Martucci
(Tratto da federtennis.it)