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Non c’è solo il fenomeno Kvaratskhelia. Con Osimhen il Napoli ribadisce la sua superiorità, domina la Roma nel gioco e Spalletti gode delle imprese della sua squadra (11a vittoria consecutiva). Prima o poi anche lo scudetto apparirà all’orizzonte. La Roma non tira mai in porta e a Mourinho non resta che lamentarsi, come al solito, dell’arbitro. – ⚽ – La Juventus ha svalutato la moneta bianconera. Per cui anche una vittoria sull’Empoli appare più grande di quel che realmente è. Intanto l’accerchiamento su Allegri si è allentato, ma la sentenza vera arriverà dal Benfica e dalla Champions League. Insomma ha battuto Toro ed Empoli su… – ⚽ – Il Milan senza riguardo per Berlusconi e per il Monza, a sottolineare proprio il cambio d’epoca. Inesorabilmente declinante in politica e nel calcio, a Berlusconi restano le fiammate mediatiche e qualche show da consumato protagonista della scena pubblica. Ma ormai non è più centrale e si scontra con irriguardosi e cinici “fatti più in là” – ⚽ – L’Inter vince a Firenze con un gol di Mkhitaryan all’ultimo istante, infilando la terza vittoria consecutiva e invertendo la picchiata che ha caratterizzato questo inizio di stagione. Col recupero di Lukaku e Brozovic chissà… Ma a Italiano & C, l’arbitro non è proprio piaciuto. Ed in effetti… – ⚽ – La Lazio spedisce ko l’Atalanta, giocando senza Immobile, ma dominando comunque nel gioco e andando in gol con Zaccagni e Felipe Anderson. La Lazio da sei partite non subisce gol, stiamo assistendo alla mutazione genetica del Sarrismo. Sarri oggi è l’allenatore che incide di più sull’evoluzione di una squadra. – ⚽ – Cosa succederebbe se mettessimo Mourinho e Spalletti nella stessa provetta e agitassimo come se dentro ci fosse nitroglicerina? Quale Frankestein otterremmo? A Spalletti dovremmo prendere tutte le doti di allenatore di campo, architetto di calcio spettacolo, forgiatore dei migliori giocatori del campionato. A Mourinho dovremmo sempre prendere le doti da stregone, di grande comunicatore. Anche se spesso detestabile. In ogni caso maneggiare con cura…
Napoli, Osimhen rifiuta di stare all’ombra di Kvaratskhelia
Victor Osimhen. I titoli sul Napoli ormai li prende tutti Kvaratskhelia. Anche quando la partita la decide l’altro, che pure quanto a forza e capacità di sfondamento non gli è da meno. E’ stato così anche a Roma, dove la disfida Mourinho-Spalletti è stata francamente deludente. Almeno un’ora di partita da sforbiciare via, una gara ordinaria, senza grandi sbilanciamenti, molto controllata, poi dopo un gioco fatto di predominio e controllo del campo, le sfuriate del Napoli hanno preso il sopravvento. Le volate di Victor Osimhen prodotto il gol – stavolta, insolitamente, l’unico – che ha generato la vittoria che mantiene intatto lo stato delle cose e la gerarchia delle forze del campionato così come le conosciamo.
Il Napoli non ha prodotto la mole di gioco e di occasioni di altre gare, ma ha imposto la partita alla Roma, che praticamente non ha mai tirato in porta o ci è arrivata soltanto vicina, senza mai concludere. Alla fine Mourinho ha tirato in mezzo, come al solito, l’arbitro: troppi cartellini gialli per i suoi. Dice. La differenza il Napoli l’ha fatta con l’incisività e la profondità del suo gioco d’attacco.
Osimhen è travolgente. Sommerge di potenza gli avversari in contropiede. Sul gol brucia Smalling che è uno dei migliori difensori del campionato. Da quando è rientrato dopo l’infortunio è apparso sempre decisivo, ha segnato nelle ultime tre partite del Napoli, i suoi ultimi due gol hanno portato sei punti in campionato.
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