Alla vigilia di Natale France Football ufficializza il vincitore del Pallone d’Oro 1993. Il massimo riconoscimento individuale per un calciatore va al gioiello della Juventus Roberto Baggio, autore nel corso dell’anno solare di 39 gol (23 in campionato, 3 in Coppa Italia, 8 nelle Coppe Europee e 5 con la Nazionale). Baggio raccoglie 142 voti, secondo è Dennis Bergkamp con 83 voti e terzo Éric Cantona con 34.
Sono quattro gli italiani che hanno ricevuto il Pallone d’Oro: Gianni Rivera (1969), Paolo Rossi (1982), e dopo Baggio, Fabio Cannavaro (2006).
Il fantasista vicentino, nato a Caldogno il 18 febbraio 1967, è il più grande fuoriclasse che il calcio italiano sia riuscito a esprimere nell’ultimi 30 anni. Nonostante un carattere molto riservato e schivo, nonostante sia stato l’unico vero farodell’Italia in tre edizioni dei Mondiali, nonostante sia il quarto goleador italiano di ogni epoca in serie A dopo Silvio Piola, Francesco Totti e Giuseppe Meazza, nonostante abbia segnato 27 reti in Nazionale e vinto il Pallone d’Oro – dedicato al suo maestro buddista Daisaku Ikeda – ma soprattutto nonostante le sue invenzioni, le sue giocate, i suoi gol, le sue punizioni, i suoi assist, i suoi tocchi magistrali e i suoi innumerevoli infortuni che avrebbero spezzato la carriera e il morale di chiunque, Roberto Baggio è sempre stato al centro di polemiche inutili che hanno diviso l’Italia tra chi lo ha amato alla follia (molti) e chi lo ha processato come una specie di lusso tattico, di un giocattolo regalato al pubblico, ma poco utile per la sostanza della squadra.
Baggio è stato un calciatore unico nella storia italiana, sia per il suo fisico tozzo ed esplosivo, tipico dei sudamericani, sia per il suo modo di stare in campo a metà tra un regista e una punta: una specie di 9 e mezzo, come lo definì una volta Michel Platini. Baggio è l’essenza stessa del calcio, fatta di continui dribbling ubriacanti, di giocate impensabili, di punizioni dalle traiettorie millimetriche. È l’eroe delle notti magiche di Italia ’90, è il protagonista indiscusso dei Mondiali americani del ’94. Baggio è l’attaccante moderno più prolifico del calcio italiano, capace di segnare 318 gol e di servire non meno di 200 assist, tutto questo con due ginocchia martoriate fin dalla tenera età. Cosa sarebbe stato Baggio con due ginocchia integre o meglio cosa sarebbe stato Maradona se avesse avuto le ginocchia di Baggio?