Gli Stati Uniti permetteranno agli sportivi professionisti stranieri di fare rientro in America, in deroga alla legge anti coronavirus che prevede l’impossibilità per i cittadini non americani di rientrare negli USA. Il blocco ai confini nazionali disposti da Trump riguarda i viaggiatori provenienti dalla Cina, dall’Iran e da molti paesi europei.
Il segretario alla Sicurezza Nazionale Chad Wolf, firmando l’esonero per gli sportivi professionisti, ha spiegato: “L’America oggi deve riaprire la propria economia ed è tempo che i nostri atleti professionisti tornino a giocare i nostri campionati”. L’agenzia Reuters, fonte di questa notizia, ricorda che l’amministrazione Trump si è data come primo obiettivo la ripartenza dell’economia. Le misure per contrastare la pandemia hanno infatti portato 10 milioni di persone a ritrovarsi senza lavoro e riaprire gli sport professionistici più diffusi (basket, baseball, hockey, golf, tennis) significa dare ampio respiro a tutto quanto ruota attorno ad essi in termini di diritti televisivi, ristorazione dei tifosi, vendite di maglie e articoli sportivi e quant’altro. La deroga riguarda, tra gli altri, i seguenti sport: il basket NBA, la Major League di Baseball (MLB), il circuito professionistico di golf maschile (PGA tour) e femminile, l’hockey su ghiaccio (NHL) e tutto il tennis professionistico di ATP e WTA. Oltre ai giocatori, potranno godere di questa deroga anche molti elementi delle varie organizzazioni, come dipendenti delle squadre e delle leghe e relativi coniugi.
Certo, questa deroga escluderà molti sportivi professionisti di sport economicamente meno fruttuosi, ma è essenziale per far ripartire gli sport americani più seguiti. L’NBA senza Kyrie Irving, Goran Dragic o Giannis Antetokounmpo sarebbe monca, gli US Open non si possono certo giocare senza Federer, Nadal, Djokovic, Thiem, Tsitsipas, Halep, Pliskova, …