Sul ghiacciaio del Rettenbach, che sovrasta Soelden, nel Tirolo austriaco, per il fine settimana è annunciato il bel tempo ed è una bella notizia considerando che nelle ultime due stagioni sono state annullate alla domenica le gare maschili. Ma a quella metereologica è un’incognita costante quando si gareggia sulla soglia dei 3000 metri di altitudine. Quella che si apre per lo sci alpino è una stagione senza Olimpiadi o Mondiali, che culminerà a marzo con le grandi finali di Cortina D’Ampezzo, prova generale per le piste prima dei Mondiali 2021 e dell’Olimpiade 2026.
IL CALENDARIO – Una stagione lunga, con ben 45 gare in 22 località per gli uomini, 42 in 21 sedi per le donne. Per gli uomini sono in programma 10 discese, 8 superG, 9 giganti, 10 slalom, 3 combinate e 3 paralleli; per le donne 9, 7, 9, 9, 4 e 3. Il circuito, dopo Soelden si trasferirà oltre il Circolo Polare Artico, a Levi, inm Finlandia, per due slalom prima del grande salto in America, dove sono in programma le prime prove veloci. In Europa tornerà a dicembre. A metà febbraio gli uomini gareggeranno in Cina per testare a Yanquing la pista che ospiterà le prove veloci dell’Olimpiade di Pechino 2022, quindi in Giappone, a Naeba, prima di tornare in Europa. Le donne invece ad inizio febbraio torneranno per discesa e superG a Rosa Khutor, in Russia, sede olimpica nel 2014.
LE GARE ITALIANE – Oltre a Cortina, saranno 4 le sedi italiane della Coppa maschile, una per le donne. Tutta italiana per gli uomini la fine di dicembre, con discesa e superG in Val Gardena 20 e 21, gigante e gigante parallelo in Alta Badia 22 e 23, discesa e combinata (con superG) 28 e 28 a Bormio. Lo slalom notturno di Madonna di Campiglio invece slitta all’8 gennaio 2020. Le donne invece 18 e 19 gennaio affronteranno al Sestriere gigante e parallelo. A Cortina dal 18 al 22 marzo si disputeranno le finali di tutte le specialità, oltre al parallelo ed il team event.
LA COPPA MASCHILE – Se i tifosi pensano e ragionano su chi conquisterà alla fine della corsa la Coppa del Mondo generale, sono pochi gli atleti che la mettono nel mirino all’inizio della stagione. Troppo lunga la rincorsa per programmarla, troppe le incognite lungo il cammino. In campo maschile il ritiro dalla scena agonistica dell’austriaco Marcel Hirscher, vincitore delle ultime 8 edizioni, disegna uno scenario di grande incertezza. Se a Hirscher sono bastate due specialità per conquistare il trofeo (quasi sempre con piazzamenti fra i primi tre) di norma è necessario raccogliere punti in almeno tre specialità per coltivare ambizioni. Sulla carta i favoriti sembrano essere il francese Pinturault ed il norvegese Kristoffersen, ambedue specialisti delle prove tecniche con rare puntate sulla velocità. Ma nessuno dei due ha mostrato in passato la continuità che caratterizzava Hirscher. Fra i velocisti chi più di ogni altro potrebbe insidiarli è il nostro Dominik Paris, soprattutto se dimostrerà la continuità e la supremazia esibita a oltre 100 all’ora nella seconda parte dell’ultima stagione. Sarà importante vedere cosa succederà domenica, perché “Domme” sarà al via del gigante per capire se avrà la possibilità di raccogliere punti significativi anche in questa specialità. Ma prima in gigante dovrà conquistare un numero di partenza adeguato. Sempre nelle prove veloci sarà interessante vedere quanto saranno competitivi, soprattutto nella seconda parte della stagione, Christof Hinnerhofer, al rientro dopo l’ultimo grave infortunio al ginocchio dei Campionati Italiani, e Stefano Buzzi. Saremo ancora invece semplici comparse nelle prove tecniche, ma si spera di vedere segno di crescita dai giovani Vinatzer e Maurburger.
LA COPPA FEMMINILE – Quasi invece senza incertezze la corsa alla sfera di cristallo della classifica generale femminile. Non si vede infatti all’orizzonte chi possa contrastare il cammino della statunitense Mikaela Shiffrin, quasi imbattibile nelle prove tecniche e competitiva anche in quelle veloci. L’avversaria più accreditata dovrebbe essere la slovacca Vlhova e molto dipenderà nelle prove tecniche dalle giovani che emergeranno e saranno capaci a turno di rubare punti alla regina. Ma è un computo tutt’altro che facile.
Nella lotta potrebbe inserirsi anche la nostra Sofia Goggia, ma per la bergamasca sarà una stagione difficile e importante. Il successo olimpico e la conquista della coppetta della discesa nell’ultima stagione hanno cambiato la sua vita. Tutti la vogliono e non è facile rimanere concentrati e continuare a primeggiare come lei ha fatto nelle prove veloci delle ultime due stagioni. Anche senza la Vonn, Sofia ha grandi avversarie come la slovena Stuhec, che può batterla e soffiarle punti preziosi. Pure la Goggia sabato sarà al via a Soelden, Pure per lei, che parte con un pettorale altissimo in gigante, sarà un assaggio. Se si qualificherà per la seconda manche della prova austriaca e migliorerà la posizione di partenza potrà davvero lanciare il guanto di sfida alla Shiffrin. Una grossa mano potrebbe dargliela, soprattutto in gigante, Federica Brignone. Se saprà precedere la statunitense, non solo potrà inseguire quella coppetta di specialità che ormai da stagioni è nelle sue possibilità, ma sarebbe il più grosso regalo alla Goggia per arrivare ad un trofeo che mai nessuna azzurra è riuscita a conquistare. Attesa in gigante anche Marta Bassino: da anni decantiamo il suo talento, sarebbe ora di vederlo sbocciare.