Il Totocalcio fu lanciato nel 1946 da Massimo della Pergola, giornalista (capo redattore del Calcio nella Gazzetta dello Sport diretta da Bruno Roghi, presente a 14 Giochi Olimpici ed 11 Mondiali di Calcio) ed anche Segretario dell’AIPS dal 1989, e da lui concepito insieme a Fabio Jegher e Geo Molo per due anni. Della Pergola aveva sviluppato l’idea mentre si trovava in prigioni in un campo di lavoro. Lo chiamò SISAL. Vi furono poi diversi passaggi legislativi auspice Onesti e visto che nel 1945 fu definitivamente abolita la partecipazione finanziaria dello Stato a favore del CONI , il CONI stesso nel 1946 propose la richiesta di finanziarsi mediante proprie lotterie sportive. La richiesta del CONI fu accolta con lo scopo di ricostruire gli impianti sportivi che erano in gran parte distrutti dalla guerra, per risuscitare l’interesse della popolazione per lo sport e non da ultimo si doveva raggiungere la fine delle scommesse illegali. E così con l’uscita sulla Gazzetta Ufficiale, il 31 Agosto del 1948, del regolamento la gestione della lotteria passò al CONI.
Allora la schedina costava 30 lire , esattamente quanto un bicchiere di vermouth, in quanto Massimo della Pergola era dell’opinione che la popolazione Italiana dovesse investire tali somme in scommesse e non in bevande alcoliche. Lo scopo del giocatore era quello di prevedere i 13 risultati esatti degli incontri di calcio della domenica successiva (tutti alla medesima ora). Il primo vincitore fu un falegname che nel 1948 vinse 32.000 euro; il secondo un minatore nel 1951 con 39.000 euro ; il terzo un bigliettaio dell’autobus, sempre nel 1951, con 125.000 euro. All’inizio si poteva giocare solo una colonna (circa 0,015 euro) poi nella stagione calcistica 1951/52 fu introdotta una seconda colonna al costo di 100 lire (circa 0,05 euro). Poi il prezzo a colonna salì ulteriormente : 600 lire (0,30 euro) nel 1965 , 800 lire (0,41 euro) nel 1991. La più alta vincita è stata conseguita il 7 Novembre 1993, con 2,7 milioni di euro. (nota i cenni storici sono ripresi da “50 anni di Totocalcio” di Giuseppe Brunamontini e da “Hochleistungsport in Italien” di Helmut Digel & Monica Barra). E questo ripasso della memoria sarebbe stato utile alla fine degli anni novanta, quando il CONI fu costretto a lasciare il Totocalcio allo Stato, e forse anche oggi se ci fosse sufficiente fantasia ed umiltà.
Va ricordato quale è stato lo sviluppo delle ripartizioni dell’entrate del Totocalcio negli ultimi 20 anni del Totocalcio:
Ripartizione |
Anni 80 |
Dal 1992 |
Vincitore |
38 % |
37,6 % |
Stato |
25% |
32,0% |
CONI |
25% |
21,8% |
Istituto per il Credito Sportivo |
4% |
2.6% |
Spese Amministrative |
8% |
6,0% |
In tempi diversi e come ricostituente il Totocalcio ebbe altri fratelli minori : principalmente il Totogol (dal 1994). Il Totogol detiene il record della vincita più alta delle lotterie sportive Italiane anche grazie all’introduzione del jackpot : il 10 dicembre 1995 un giocatore è riuscito infatti a vincere 3,9 milioni di euro. Un altro gioco basato sulle scommesse è il Totosei il cui regolamento è uscito sulla Gazzetta Ufficiale il 23 Giugno 1998. Anche qui era permesso il jackpot (quando non ci sono vincitori l’importo complessivo viene trasferito a successivo giorno di gioco. La vincita più alta raggiunta con il Totosei ammonta a 1,8 milioni di Euro. Nel 2000 il CONI ha elaborato un nuovo sistema di gioco chiamato Totobingogol e la vincita più alta fu di 2,5 milioni di euro.
Per terminare questa prima puntata merita analizzare quali sono state le entrate che i diversi giochi negli anni (si tratta di cifre lorde in euro) :
1990 |
1991 |
1992 |
1993 |
1994 |
1995 |
1996 |
1997 |
1998 |
1999 |
2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
|
Totocalcio |
1,394 |
1,601 |
1,549 |
1,601 |
1,446 |
1,342 |
1,084 |
1,032 |
1,084 |
570 |
443 |
438 |
322 |
153 |
Totogol |
103 |
413 |
697 |
774 |
800 |
392 |
271 |
242 |
186 |
94 |
||||
Totosei |
44 |
24 |
17 |
10 |
5,4 |
|||||||||
Totobingol |
20 |
6 |
0.07 |
Luciano Barra