Una lettura entusiasmante, positiva, istruttiva e stimolante che assume un particolare significato in questi tempi. La storia raccontata infatti ha delle similitudini con i giorni che stiamo vivendo e con quelli che ci prepariamo ad affrontare. “Ernesto Colnago – Il maestro e la bicicletta” conversazione con Marco Pastonesi, giornalista sportivo e scrittore, affonda le sue radici negli anni della ricostruzione del dopoguerra in Italia, quando per lavorare si andava a tredici anni in bicicletta da Colnago a Milano, perchè “chi volta el cul a Milan, volta el cul al pan”.
Erano tempi diversi, che però forse dovremmo riscoprire per darci una possibilità di rinascita dopo la pandemia che ci sta così duramente colpendo. “Si lavorava a cottimo” ossia più si lavorava, più si guagnava; ci si dava del lei e ci si sentiva privilegiati, non sfruttati. Erano gli anni della ricostruzione e chiunque fosse munito di buona volontà ed intraprendenza avrebbe avuto la sua occasione; l’importante era prepararsi per saperla cogliere. Pastonesi ascolta e, pagina dopo pagina, ci racconta Ernesto Colnago, classe 1932, da quando bambino scopre “l’arte del Dio Vulcano” dal Fumagalli fino a divenire l’imprenditore che di notte forgerà il monoscocca che ha permesso a Pogacar di vincere l’ultimo Tour de France. Sullo sfondo la storia d’Italia e del “suo” Giro con tutti i volti e i nomi che hanno contribuito, e ancora lo fanno, a costruirne la leggenda; storie che si intrecciano con la vita di Colnago, narrate con cura ed evocate anche con una raccolta di foto in bianco nero che arricchisce il volume.
Benedettta Borsani