Ricambio generazionale tra le donne? No, per niente, ma il dato statistico più significativo dell’anno riguarda le top 10. Nove di loro hanno migliorato il ranking rispetto alla passata stagione. Il salto in avanti più clamoroso è stato quello della lettone Jelena Ostapenko che, soprattutto grazie alla vittoria al Roland Garros, è migliorata di 37 posizioni passando dal numero 44 del mondo a numero 7.
Da segnalare anche + 14 della francese Caroline Garcia, + 13 di Venus Williams e della danese Caroline Wozniacki, + 9 dell’ucraina Elina Svitolina, + 6 della spagnola Garbine Muguruza, +3 della ceca Karolina Pliskova + 2 della rumena Simona Halep e + 1 della britannica Joanna Konta (nel calcolo è stata presa l’ipotetica classifica finale di quest’anno, aggiornata ai risultati di Singapore, rispetto a quella di 12 mesi prima e cioè del ranking di fine 2016.
Nella storia della Wta – era il 1975 quando fu introdotto il computer per stilare le classifiche femminili – ci sono state soltanto 2 tenniste che nell’arco di 12 mesi sono passate da non avere punti Wta a top ten. Andrea Jaeger, allora quindicenne, passò da non avere classifica (1979) a numero 7 del mondo (1980), Jennifer Capriati, allora quattordicenne, non aveva classifica a fine 1989 e fu numero 8 del mondo nel ranking di fine anno del 1990.
Quattro invece sono ritornate top ten dopo esserlo state in passato. Il caso più clamoroso quello di Monica Seles che, fuori per l’accoltellamento di Amburgo, chiuse il 1995 da numero 1 del mondo (a pari di Steffi Graf), ma solo grazie al ranking protetto che gli garantì la Wta. Billie Jean King non aveva classifica nel 1976 e fu numero 2 nel 1977, Evonne Goolango non aveva ranking nel 1977 e fu numero 3 nel 1978, infine Martina Hingis tornò al tennis nel 2006 chiudendo l’anno al numero 7.
Altri salti importanti hanno riguardato anche Serena Williams e Monica Seles. Serena scivolò al numero 95 del mondo nel 2005 per passare al numero 7 nel 2006 (salto di 88 posizioni), Monica Seles, allora sedicenne, passò dal numero 86 (1988) al 6 (1989) migliorando di 80 gradini esatti.
Tra il 2000 e il 2001 Justine Henin passò dal numero 48 a 7 (+41), tra il 2011 e il 2012 la nostra Sarà Errani e la sua excalibur si migliorarono di 39 posti (da 45 a 6), tra il 2015 e il 2016 Joanna Konta si migliorò di 37 posizioni (da 47 a 10) e Dominica Cibulkova di 33 posizioni (da 38 a 5), tra il 1988 e il 1989 la spagnola Conchita Martinez passò da 40 a numero 7 (+33), tra il 2010 e il 2011 Petra Kvitova fece più 32 (da 34 a numero 2), tra il 2003 e il 2004 la russa Svetlana Kuznetsova si migliorà di 31 posti (da 36 a 5), infine tra il 2001 e il 2002 Daniela Hantuchova passò da numero 38 a 8 (+30).
Dodici mesi di follia
Nel breve studio statistico sono ricordati tutti i più rilevanti miglioramenti compiuti nell'arco di 12 mesi da quando la Wta pubblica le classifiche computerizzate (dal 1975).