Il 26 Ottobre 1863, nell’ottica di creare regole comuni che possano permettere alle neonate società sportive di calcio di confrontarsi sullo stesso terreno, nella Freemason Tavern di Londra viene fondata la Football Association.
È l’atto di nascita del calcio moderno, la cui codifica esclude l’uso delle mani, determinando di fatto la definitiva separazione dal rugby. Negli anni immediatamente successivi sono introdotte modifiche al regolamento: dal 1871 il portiere è autorizzato a toccare la palla con le mani, nel 1875 compare la traversa di legno a unire i due pali, nel 1877 è stabilito che le partite abbiano una durata di 90′ e che ogni squadra sia composta da 11 giocatori, decisione, quest’ultima, che si presta a diverse interpretazioni: quella più verosimile fa risalire la scelta al numero di studenti ospitati da ogni camerata dei college inglesi. Nel 1886 è istituita a Londra l’Ifab, organismo che detterà e diffonderà le 17 regole del calcio adottate in seguito anche a livello internazionale.
La prima competizione della storia del calcio è la Coppa d’Inghilterra, o più semplicemente la FA Cup che si disputa dal 1871, mentre il primo incontro internazionale ha luogo l’anno seguente quando a Glasgow si affrontano scozzesi e inglesi.
In Italia il calcio nasce nel 1893 con la fondazione del Genoa Cricket and Athletic Club. L’embrione di un campionato nazionale prende forma a Udine nel 1896, con l’assegnazione di un primo titolo ufficioso, a margine di una manifestazione ginnica. Due anni dopo, il 15 marzo 1898, nasce la Federazione Italiana Giuoco Calcio. Lo stesso anno viene organizzato il primo campionato al quale prendono parte quattro squadre: Internazionale di Torino, Football Club Torinese, Genoa e Reale Società Ginnastica di Torino, il più antico sodalizio sportivo italiano.
La Nazionale italiana di calcio invece vede la luce il 15 maggio 1910 con l’amichevole che l’Italia gioca all’Arena di Milano battendo la Francia 6-2.