26 Novembre 2023, una data che non dimenticheremo mai. Sembra un sogno ma è vero, tutto meravigliosamente vero! Dopo 47 anni dalla storica vittoria italiana a Santiago del Cile, la sfavillante insalatiera d’argento torna in Italia, conquistata da un dream team azzurro davvero fenomenale. Capitan Filippo Volandri, Jannik Sinenr, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti e Simone Bolelli sono sul tetto del mondo con la Coppa Davis tra le braccia, la perfetta ricompensa per questi ragazzi d’oro, un gruppo coeso e vincente che nel corso dei mesi è diventato una famiglia, come detto da Volandri, un gruppo formato da atleti capaci di tirar fuori dalle corde e dalle viscere tutto il coraggio, l’audacia e il miglior tennis possibile. L’Italia non vinceva con l’Australia dal 1980 ed è la prima finale vinta dagli azzurri su quattro disputate contro gli Aussie (le altre tre furono nel 1960, 1961 e nel 1977). È inoltre la quinta vittoria dell’Italia su 13 confronti tra i due paesi. L’Australia, con 28 trionfi in Coppa Davis, perde in finale per la 21esima volta.
7-5 2-6 6-4 lo score della splendida vittoria di Matteo Arnaldi contro Alexei Popyrin; 6-3 6-0 quello travolgente di Jannik Sinner contro Alex De Minaur. Quattro preziosissimi set che hanno suggellato una vittoria perfetta, un trionfo storico.
ARNALDI CUOR DI LEONE
Prestazione da vero Davis-Man da parte di Matteo Arnaldi che, opposto a Popyrin, dopo aver vinto il primo set e perso il secondo, non si scompone e va a prendersi con audacia e lucidità il terzo parziale osando sempre. E quando si osa tanto si sbaglia anche tanto ma, alla fine, la sua adrenalina e intraprendenza hanno la meglio sulle esitazioni e la paura di Alexei. Questi, infatti, sente tutto il peso della responsabilità; tanta tensione per lui che fallisce tante palle break nel terzo e lascia campo ad uno scatenato Arnaldi. Matteo riscatta dunque la cocente delusione della sconfitta contro van de Zandschulp giovedì scorso, in cui aveva mancato ben tre matchpoint. Tra le lacrime di gioia, arriva anche la commozione e una dedica alla sua ragazza australiana: “Dedico questa vittoria ad una persona scomparsa un mese fa, era molta cara a me e alla mia ragazza e questa vittoria è per lui”. “Ringrazio Filo per la fiducia” dirà poi, raggiante, “mi piace essere sotto pressione. Sia con l’Olanda che oggi ho dato tutto quello che avevo, ringrazio lui e tutta la squadra”.
SINNER SUPERSTAR
Non poteva desiderare di meglio, Jannik Sinner, per concludere una stagione storica per lui. Con la prestazione travolgente contro Alex De Minaur, l’altoatesino aggiunge la ciliegina sulla torta: la bellezza di un 6-3 6-0 in un’ora e 21 minuti di tennis perfetto e pressoché ingiocabile. Il “diavoletto” Alex può fare ben poco, privo di quel piano ‘B’ fondamentale per ricorrere ai ripari quando c’è aria di sconfitta. Un ultimo capolavoro che si aggiunge a quello fenomenale di sabato, la vittoria contro Djokovic dopo avergli annullato ben tre matchpoint, riuscendo a capovolgere un punteggio che sembrava non lasciarci scampo.
Dopo la premiazione, Sinner, nelle interviste in campo, non si è smentito e ha reso il giusto tributo a tutti i suoi compagni di squadra e al pubblico: “È molto speciale vincere questo trofeo, sapevamo di avere un ottimo gruppo, siamo riusciti a mettere insieme i pezzi. Matteo ha avuto degli infortuni ma è venuto qui lo stesso, abbiamo fatto squadra e adesso abbiamo alzato la coppa. Grazie a tutti gli italiani, a tutto il pubblico, abbiamo portato energie da Torino e siamo riusciti a fare gruppo. Ieri eravamo a un punto dall’essere fuori ora possiamo alzare la coppa. Mi immaginavo sicuramente un anno migliore rispetto all’anno scorso, ho fatto tanti sacrifici, ho creduto tanto nel mio team. E questo successo lo devo soprattutto al mio team, anche dopo le Finals avevo ancora tante energia, vuol dire che stiamo lavorando molto bene. Ora ci rilasseremo un po’ e poi si ritornerà a lavorare e cercheremo di fare ancora meglio“. Bellissime parole da parte di Jannik sul come fare gruppo: “È bello fare squadra; è vero che siamo abituati ad essere sempre con il nostro team. Tuttavia, in Coppa Davis, se per esempio un giocatore mi chiede un consiglio, io sono sempre molto aperto e disponibile, ci confrontiamo sempre con grande piacere. È bello potersi dire le cose sul gioco o le partite. E grazie a Matteo [Berrettini, ndr] per essere qui, ora ce la godiamo tutti insieme questa vittoria“.
“Ma guarda che bel ragazzo che è!” grida poi un rilassatissimo e felice Jannik verso Lorenzo Sonego, il suo alter ego in doppio, il suo nuovo “fratello” del tennis; un doppio da favola con ‘Jan’ e ‘Sonny’, che ha regalato due punti fondamentali a Malaga, sabato con la Serbia e giovedì con l’Olanda. Lo stesso Sonego ha confermato quanto sia stato importante avere Jannik Sinner al proprio fianco: “Lui ha fatto tanto per noi, averlo in squadra è stato incredibile, ci ha dato fiducia, condividere due doppi con lui mi ha insegnato tanto, siamo campioni ed è davvero emozionate. Com’è entrare nel mondo di Jannik? Ci siamo trovati bene subito, siamo due ragazzi molto semplici, lui ha questa grandissima umiltà e io con gli umili mi trovo a mio agio. C’è un grande feeling e spero che potremo averlo per tutta la vita. Volandri ha mantenuto il gruppo unito, non è facile fare scelte con tanti giocatori bravi”.
Tanta gioia, meritatissima, anche per l’altro Lorenzo del team, quello meno fortunato e forse a volte più fragile, quel Musetti che ha sempre dato tanto alla maglia azzurra, come l’emozionante vittoria contro Gombos a Bratislava l’anno scorso, che ha regalato all’Italia l’accesso alle finali: “Cosa potrei dire ai giovani e ai bambini che ci guardano oggi? Continuate a sognare, i bambini devono lottare per i propri sogni, poi quando riusciamo a raggiungere questi traguardi, non si possono nascondere la felicità e la gioia“. Grande onore da parte di ‘Muso’ all’eroe di questa giornata che ha riempito di gioia un’intera nazione, Jannik Sinner: “Jan veniva da un periodo fantastico. Le Finals lo hanno reso ancora più forte mentalmente e fisicamente; lui ci ha dato l’aiuto in più ed è il protagonista di oggi. Siamo fortunati ad averlo in squadra”.
Jannik Sinner è certamente la punta di diamante di questo team vincente. Ma con lui trionfa tutta quella “famiglia azzurra” consolidatasi negli anni, che ha tratto ispirazione dai grandi campioni italiani del passato e del presente. Non a caso, Nicola Pietrangeli, star indimenticabile del 1976, ha reso omaggio ai giovani vincitori del 2023 salendo insieme a loro sul podio di Malaga. È fatta, gli eroi di Santiago hanno trovato finalmente i loro degni eredi…