L’Italia Campione del Mondo fa visita a Praga alla Cecoslovacchia in una platonica rivincita della finale di Roma 1934. Gli azzurri perdono per 2-1, ma da quel giorno la squadra di Pozzo diventa imbattibile inanellando una serie di 30 partite utili consecutive.
Dal 24 novembre 1935 al 20 luglio 1939 (3 anni e 7 mesi), la Nazionale incamera 24 vittorie e 6 pareggi, conquistando l’oro ai Giochi di Berlino 1936 e il secondo titolo Mondiale di Parigi 1938.
La serie d’oro s’interrompe il 12 novembre 1939 quando, a Zurigo, l’Italia rimaneggiata e piena di assenze, perde 3-1 dalla Svizzera. «Ci andammo – avrebbe ricordato poi Pozzo – privi di Olivieri, Serantoni, Locatelli, Biavati, Meazza, Piola, Ferrari, Colaussi e Campatelli. Alle lesioni e alle malattie, si era poi aggiunta improvvisa, all’ultima ora, la proibizione governativa dell’espatrio di tutta una serie d’uomini in età militare, che non durò a lungo, ma che allarmò il mondo degli sportivi».
La Nazionale non vivrà più un così lungo periodo d’imbattibilità, ma Marcello Lippi supererà il primato di Pozzo rimanendo imbattuto per 31 partite ottenute nell’arco di due mandati. Dopo la sconfitta del 9 ottobre 2004 a Celje (Slovenia-Italia 1-0), la Nazionale di Lippi ottiene 18 vittorie e 13 pareggi, prima di perdere nuovamente una partita, il 10 febbraio 2009 a Londra, contro il Brasile (2-0). La sequenza però è stata ottenuta in due periodi distinti: dal 13 ottobre 2004 al 9 luglio 2006, giorno della finale Italia-Francia, e poi dopo la gestione Donadoni, dal 20 agosto 2008 al 9 febbraio 2009.
Il record di vittorie consecutive invece è di 9 partite che ha stabilito Vittorio Pozzo negli anni ’30. Dopo il pareggio con la Francia a reti bianche del 5 dicembre 1937, l’Italia superò il Belgio 6-1, la Jugoslavia 4-0, la Norvegia 2-1, la Francia 3-1, il Brasile 2-1, l’Ungheria 4-2, la Svizzera 2-0, la Francia 1-0 e la Germania 3-2. La serie finì il 13 maggio 1939 quando a San Siro Italia e Inghilterra pareggiarono 2-2.
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