Qualcuno potrà contrastare Mathieu Van der Poel al Giro delle Fiandre? È la domanda che tutti gli appassionati di ciclismo si stanno ponendo in queste ore dopo lo strapotere messo in luce dal campione del mondo nelle prime uscite su strada.
Dopo aver fatto incetta di successi nel ciclocross, l’olandese dell’Alpecin-Deceuninck è rientrato da protagonista alla Milano-Sanremo mettendosi a disposizione del compagno Jasper Philipsen prima di mettersi in proprio nella Campagna del Nord dove ha conquistato l’E3 Saxo Bank Classic e il 2° posto alla Gand-Wevelgem. Numeri che fanno paura, soprattutto se pensiamo che Van der Poel ha soltanto tre giorni di gare sulle gambe senza mai uscire dalla top ten.
Dopotutto Van der Poel ha fatto parecchia fatica a rimanere in gruppo, scattando a ripetizione sia sulle colline liguri che sui muri belgi, mettendo in luce un carattere indomito e un fondo inesauribile di energie. Gli unici che potrebbero frenarlo sarebbero Wout Van Aert e Tadej Pogacar, ma nessuno dei due sarà al via della Ronde Van Vlaanderen.
Se lo sloveno dell’UAE Team Emirates ha preferito puntare tutto sulle Classiche delle Ardenne prima di trasferirsi al Giro d’Italia, il belga del Team Visma-Lease a Bike ha provato a lanciare il guanto di sfida venendo pesantemente respinto sia dall’olandese che dal fato. Da tempo ormai Van Aert vive con apprensione il dualismo con MVDP tanto da spingerlo a compiere mosse azzardate pur di stargli alle calcagne. Basti vedere quanto accaduto all’E3 Saxo Bank Classic dove Van Aert, rimasto attardato, cade all’ingresso del Paterberg pur di rispondere allo scatto dell’avversario. Inutili i tentativi di rientro sull’Oude Kwaremont da parte del belga che deve alzare bandiera bianca lasciando il secondo posto a Jasper Stuyven.
Un preludio di quanto sarebbe accaduto sulle strade dell’Attraverso le Fiandre dove, complice un momento di distrazione, è finito pesantemente a terra riportando la frattura di clavicola, sterno e sette costole dicendo addio all’intera Campagna del Nord e mettendo a rischio una sua eventuale partecipazione alla Corsa Rosa. Con sé Van Aert ha messo a terra anche Stuyven, fra i possibili outsider per il Fiandre, ma anche degni rivali come Mads Pedersen e Biniam Girmay, usciti letteralmente con le ossa rotte e che difficilmente potremo vedere protagonisti nella domenica di Pasqua.
Un peccato perché il danese della Lidl-Trek è apparso l’unico in grado di battere Van der Poel, utilizzando forse più la furbizia che le gambe in uno sprint ristretto che ha negato al portacolori dell’Alpecin-Deceuninck il primo successo in carriera alla Gand-Wevelgem. A questo punto il novero degli sfidanti per il titolo di “re delle Fiandre” si restringe di parecchio tanto da spingere gli esperti a puntare il dito su Jasper Philipsen.
Avete capito bene, il compagno di squadra che Van der Poel ha aiutato a conquistare la Milano-Sanremo. Basterebbero queste parole per comprendere come il velocista belga non possa rappresentare una vera alternativa al campione iridato, ma qualora venisse fuori una corsa meno mossa del solito e di conseguenza particolarmente favorevole agli sprinter, la sua potenza potrebbe tornare utile.
Difficile veder di nuovo MVDP mettersi a disposizione di Philipsen, ma nel ciclismo può accadere di tutto, anche vedere Matteo Jorgenson tagliare il traguardo di Oudenaarde a braccia levate. In assenza di Wout Van Aert, l’americano è stato elevato sul campo al capitano del Team Visma-Lease a Bike, un ruolo da dividere insieme a Tiesj Benoot come accaduto all’Attraverso Le Fiandre. Noto per essere un uomo da corse a tappe, lo statunitense si è scatenato dopo la vittoria alla Parigi-Nizza ed è diventato uno specialista del pavé come dimostrato sia ad Harelbeke che alla Dwars door Vlaanderen.
Se la competizione dovesse prendere una certa piega, Jorgenson potrebbe essere un uomo su cui scommettere così come lo svizzero Stefan Kung, forse più tagliato per le stradine lastricate della Roubaix che per i muri del Fiandre. L’elvetico della Groupama-FDJ è cresciuto parecchio negli ultimi anni e, dopo aver colto il bronzo ai Mondiali 2019, è diventato un cliente sgradevole nelle gare di un giorno. Un discorso che si potrebbe applicare anche per Matej Mohoric, legatissimo alla Sanremo, ma pronto a far il colpo anche in Belgio, oppure per Alberto Bettiol, tanto bello quanto incostante.
Il toscano dell’EF Education-EasyPost sa come si vince un Fiandre visto che il primo successo da professionista è arrivato proprio lì nel 2019, tuttavia troppe volte l’azzurro ci ha illuso prima di spegnersi in preda ai crampi. È successo alle Olimpiadi 2020, ai Mondiali 2023 così come all’Attraverso Le Fiandre dove, dopo aver messo in mostra uno scatto poderoso sul Nokereberg, è stato costretto a sganciare il pedale e fermarsi a bordo strada, bloccato dal dolore. Le condizioni per far bene ci sono tutte, ma servirà “allineare gli astri” per riportare il tricolore sul podio.
Il ciclismo italiano guarderà con attenzione anche Jonathan Milan che, qualora Pedersen non dovesse essere in forma, potrebbe mettersi in proprio e guidare la Lidl-Trek. Dopo una Tirreno-Adriatico vincente, il friulano è stato impiegato dalla squadra tedesca come luogotenente del danese spendendosi a fondo sia alla Sanremo che alla Gand-Wevelgem dove ha centrato un più che onorevole quinto posto assoluto. All’Attraverso le Fiandre è stato preso alla sprovvista dalla caduta di Stuyven e Pedersen; tuttavia, nel finale ha provato ad attaccare giungendo in settima posizione. Per ora le pendenze a doppia cifra dei muri belgi appaiono ancora un po’ indigeste, ma la possibilità di vederlo nella top ten c’è tutta prima di scatenarsi sulle pietre della Roubaix.
In un Giro delle Fiandre che potrebbe come unico padrone Van der Poel, l’unica alternativa potrebbe diventare qualcosa di imprevedibile e per questo vi facciamo due nomi: il campione spagnolo Oier Lazkano, apparso arrembante nell’E3 Saxo Bank Classic prima che l’olandese salisse in cattedra; e il norvegese Jonas Abrahamsen, all’attacco sia a Harelbeke che a Waregem e in grado in entrambi i casi di resistere al ritorno dei big tanto da fregiarsi un secondo posto nell’ultimo appuntamento agonistico.