Inizia il campionato di pallavolo maschile e noi nelle ultime settimane ci siamo fatti un pieno di volley, tra supercoppa e presentazioni, con i proverbiali videoracconti.
Il primo trofeo della stagione è la supercoppa, resta a Perugia, fanno 6 in 8 anni e diventano 5 trofei in sequenza, in assoluto. La premiazione, da due visuali differenti
Il primo set è umbro, 25-18, e lì sembra già fatta, come nella scorsa stagione, in cui Sir Safety è risultata invincibile, con il poker di titoli, vincente in tutte le competizioni disputate. Non era in Europa, lì ha vinto Trento, la Champions.
Nel secondo e nel terzo parziale sono i trentini a essere a quei livelli, li incassano a 19 e a 15, con la brillante regia di Sbertoli, che ha sventura di avere davanti il miglior palleggiatore al mondo, Giannelli, in nazionale, intendiamo, e a bordo parquet c’era il ct Fefè de Giorgi, del 4° posto olimpico, e neanche l’ha impiegato quando a Parigi era in crisi, in semifinale e per il 3° posto.
In quei due set il trascinatore dei dolomitici è Gaby Garcia, ex Civitanova, la scorsa stagione neanche semifinalista.
Lì Sir Safety non ha scelta, con pazienza risale, con il muro di Loser per il 14-10 c’è già aria di tiebreak. Con il centrale racconteremo l’Argentina, passata dalla semifinale di Tokyo all’uscita al primo turno, a Parigi.
I tifosi umbri continuano nel loro tambureggiare infinito e infernale.
Fra gli sport indoor in Italia, sono i più caldi e continui, si chiamano sirmaniaci, in onore della Sir, ovvero l’azienda del presidente Gino Sirci.
Per vincere, Itas avrebbe dovuto insistere nel quarto set, al quinto era sfavorita.
L’esperienza dell’allenatore Angelo Lorenzetti surclassa ancora Fabio Soli, il tecnico appena alla seconda stagione con una squadra di livello mondiale, appunto Trento. Dove Lorenzetti aveva inanellato finali perse.
Alcuni scambi sono spettacolari, lunghi, catturano anche il pubblico neutrale, del palaWanny, costruito dal presidente del Bisonte Firenze, pallavolo femminile.
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Il libero Massimo Colaci, 39 anni, parla tanto con i compagni, anche quando non serve, perchè il 4° set si chiude 25-17.
Sorride, con Giannelli e Lorenzetti, ne hanno vinte tante ma perse ancora di più, perchè Perugia viene solo dal secondo scudetto e Trento era la regina delle finali raggiunte, prima della Champions rivinta.
Nel quinto set, dunque, 3-0 Sir Safety e già timeout per Soli. E’ pallavolo ma Colaci esulta come nel calcio, come la Francia alle olimpiadi e lui non c’era.
Hishikawa viene da Milano, dalla semifinale olimpica sfiorata con l’Italia, consente il 6-4 eppure sarà mvp.
Michieletto sbaglia, come a Parigi, e sull’8-4 è andata. Lavia va in panchina, il giovane Magalini sbarella in ricezione, sarà 15-9.
Con Lorenzetti, il presidente Sirci vince per quanto spende e così arringa il suo popolo
La nostra prerogativa storica è il racconto delle famiglie, qui lo facciamo con i figli di Gino Sirci, così diversi da lui, in particolare il maggiore, che lavora in Romania
Torniamo al sabato, alle semifinali.
Perugia batte Piacenza 3-1. Una semifinale Piacenza-Trentino sarebbe probabilmente finita al tiebreak.
L’Itas Trento, invece, regola Monza per 3-0 e noi raccontiamo la bella storia di Antonello Andriani, vice di Eccheli, assente perchè il figlio si è sposato nel giorno della semifinale.
Mamma e figlia, padre e figlio tambureggiavano per Monza.
La mamma sostiene che Monza, ma al femminile, ha tenuto l’allenatore Marco Gaspari un anno di troppo. E in effetti è uscito in semifinale scudetto e ha perso la finale di Champions, di supercoppa e di coppa Italia, nonostante Egonu e Sylla.
Siamo stati, dicevamo, a Piacenza, alla presentazione della squadra potenzialmente da finale, non così lontana da Trento, mentre Perugia resta favorita.
La storia di Elisabetta Curti, la figlia del patron.
Due le nostre puntate a Modena, per l’inaugurazione del bar store e per la presentazione della squadra.
Splendida l’idea di realizzare una sorta di terzo tempo modello rugby, per i propri tifosi. Due volte la settimana allenamenti aperti al pubblico e poi si passa tempo al bar e allo store.
Sarebbe bello fossero aperti anche nei dopo partita più tesi, dei playoff.
Vanni Zagnoli