Tornando al Roland Garros per la quattordicesima volta di seguito la cosa che balza subito agli occhi è la voglia di continuare a primeggiare della Federazione francese di Tennis (FFT) nella corsa ad essere lo Slam più bello dei quattro in giro per il mondo e soprattutto quello che segue maggiormente lo sviluppo più sostenibile.
Una corsa continua a migliorare i campi ed il site per rendere il tutto ancora più affascinate e più funzionale per gli oltre 40 mila spettatori al giorno che affollano la zona tra fine maggio ed i primi di giugno durante i 15 giorni del secondo torneo Slam che dal 2021 introdurrà la grande novità della sessione serale cosi come avviene da anni agli Australian Open ed agli Us Open. Per fare tutte queste migliorie ci sono volute di cifre molto alte che però serviranno a garantire un futuro roseo alla manifestazione ed a garantirne la permanenza nella zona a sud ovest di Parigi: 380 Mln di euro investiti dalla FFT.
Da anni si è deciso di coprire il campo centrale Philippe-Chatrier ed in soli 12 mesi la storica struttura è stata rinnovata dell’80 per cento sia internamente che esteriormente ed ora è pronto per l’installazione del tetto retrattile che avverrà subito dopo la fine del torneo e sarà pronto per l’edizione del 2020.
Ma le novità all’interno del site sono già ben visibili da quest’anno con il nuovo campo all’interno delle serre d’Auteuil Simonne-Mathieu (una campionessa dei primi del novecento) che è un gioiello della filosofia dell’eco sostenibilità. Dall’esterno sembra una serra con i suoi vetri inclinati ed all’interno in una sorta di intercapedine ci sono delle importanti piante. Inutile dire che la visibilità per gli spettatori è pressoché perfetta da ogni tribuna.
L’altra grande novità che sarà pronta a partire dal 2021 è la creazione del giardino dei Moschettieri al posto dell’omonima piazza che scomparirà cosi come lo storico campo numero 1 (quello con le tribune circolari) dove nella parte alta ci sono impressi i nomi di tutti i vincitori compresi i nostri Pietrangeli e Panatta (l’ultimo trionfo del 1976). Si creerà una sorta di boschetto per il relax degli spettatori durante le lunghe giornate del torneo.
Dei lavori, come dicevano all’inizio, che serviranno a rinforzare la notorietà dello Slam parigino e che porteranno dei grossi vantaggi economici a tutta la regione dove si trova Parigi per continuare a modernizzare il tennis e per rafforzare il ruolo di locomotiva del tennis francese.
Daniele Flavi (AGL)