Un articolo che non vorremmo scrivere, il racconto di una partita che gli azzurri vorranno dimenticare. Oppure trasformarla in un’occasione da non perdere per imparare la lezione.
Perdere con i cugini d’oltralpe non piace mai, brucia come quando si perde un derby. Con questa Francia, poi, da tanti definiti “una terza scelta” è peggio. Lo si capisce dall’urto d’onda dei commenti che si possono leggere su tutti i social, più potente del solito perché questa volta le partite con Inghilterra e Scozia avevano nutrito la speranza di una crescita della squadra che purtroppo dopo la prima mezz’ora di gioco si è lentamente spenta.
“Abbiamo commesso degli errori che a questo livello si pagano cari – ha commentato dopo la sconfitta Franco Smith, capo allenatore dell’Italia – La Francia è scesa in campo con un piano di gioco pressoché identico al nostro, profondamente basato sull’utilizzo del piede. Hanno eseguito meglio di noi, sono stati più pazienti e abbiamo perso la battaglia dei calci. Contro la Scozia avevamo dominato in quest’area del gioco, stasera invece abbiamo commesso un passo indietro”. Eppure l’allenatore francese Fabien Galthié l’aveva detto chiaramente: “Abbiamo studiato la partita dell’Italia con la Scozia e abbiamo capito il loro gioco”.
Ma rivediamo la partita. Sul campo i bleus sono i primi a segnare con un piazzato di Jalibert; gli azzurri rispondono con la meta di Canna che riceve la palla da Garbisi. Tra gli azzurri si distinguono Garbisi, Canna, Mbandà, Violi, Steyn, Sperandio. Un primo tempo abbastanza equilibrato che finisce 10 a 5 grazie alla meta del debuttante Danty e il solo rammarico per gli azzurri di non aver scelto di piazzare allo scadere della prima metà di gioco che avrebbe potuto ridurre il distacco al rientro negli spogliatoi.
Poi si ritorna in campo e il ritmo cambia a favore dei francesi, in un crescendo che li porterà alla vittoria segnato dal giallo fischiato a Trulla. Con un uomo in meno in campo i bleus, già dimostratisi letali nella velocità, sebbene siano alla prima loro partita di gruppo, acquistano mano a mano maggiore confidenza mentre gli azzurri non riescono più a reagire: i galletti vogliono la finale con l’Inghilterra e se la prendono.
Al cartellino giallo di Trulla segue al 55’ la meta di Villière, al suo debutto con la maglia della nazionale maggiore, ma noto per essere stato eletto miglior giocatore a Seven nel 2019. E lo dimostra: un volo il suo sulla linea di meta con tanto di bacio alla palla. Jalibert trasforma. Seguono i cambi, Smith prova a cambiare il piano di gioco sostituendo Canna con Mori, ma al 60’ è il capitano Serin ad andare in meta, segnando la terza meta trasformata ancora dal bravo Jalibert. Solo 2 minuti dopo è il debuttante Thomas a segnare la meta che vale alla Francia anche il bonus. L’Italia è stravolta, lo si legge nello sguardo deluso di Garbisi colto dalla regia. Smith risponde mettendo in campo Lamaro, capitano dell’Under 20 azzurra al suo debutto, ma non basta. Assistiamo ad una partita spezzata dal gioco al piede in cui i galletti si dimostrano superiori. Gli azzurri tornano a giocare in 15, tentano un recupero. Ma all’80’ arriva la 5^ meta di Macalou che Carbonel trasforma scrivendo la parola fine alla partita.
I francesi volevano vincere anche per onorare il loro campione, Christophe Dominici, ma anche gli azzurri avrebbero avuto la stessa motivazione, come ha ricordato nel commentare la partita Gianluca Barca, ricordare gli ex azzurri recentemente scomparsi Pierluigi Camiscioni e Giorgio Ricciarelli.
Infine non possiamo non ricordare il riconoscimento speciale consegnato all’arbitro della partita, l’amatissimo e rispettato Nigel Owens arrivato al suo 100° fischietto per tutti il più bravo al mondo, per la conoscenza del regolamento e per la sua umanità nel rapportarsi con i giocatori.
Con 3 vittorie su 3 partite disputate ora la Francia domina il girone e raggiunge la finale della prima Autumn Nation Cup con l’Inghilterra (a sua volta capolista a punteggio pieno nel suo girone grazie alla vittoria con il Galles a Llanelli, 24-13), a Twickenam domenica prossima.
L’Italia giocherà la finale per il 5°-6° posto contro il Galles.
Benedetta Borsani